CULTURA
Oggi mercoledì 11 giugno 2025
Da:
- https://www.kalaritanamedia.it/archivio/?pubId=63149840
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Oggi martedì 10 giugno 2025
Is Mirrionis al Poetto
Dal 12 giugno fino al 31 luglio al Poetto
———————Sul blog di Enzo Bianchi———-
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Tutti i dati sui Referendum dell’8 e 9 giugno 2025. Alcuni commenti.
Da questo link è possibile consultare l’andamento delle votazioni in tempo reale:
https://prefettura.interno.gov.it/it/prefetture/udine/referendum-8-e-9-giugno-2025
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Referendum, brevi riflessioni a urne aperte
9 Giugno 2025 – Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Era prevedibile, almeno dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha cancellato la consultazìne sull’autonomia differenziata. Se ci fosse stato quel referendum, ci sarebbe stato un effetto di trascinamento e forse il quorum sarebbe stato raggiunto. Di fronte a questo esito qualcuno propone di rendere più difficile la consultazione popolare; sembra invece più opportuno renderne più […]
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[Marco Meloni Lai] 30.6% di affluenza.
Perde la democrazia, perde un lavoro un po’ più dignitoso, perde una cittadinanza meno escludente e discriminatoria.
Perdiamo tutti, anche chi ora esulta per aver sommato i propri voti a chi non crede più a niente: al sistema, a “noi”, a “voi”, a nessuno.
Ripartiamo da circa 14 milioni e mezzo di voti, senza darli per scontati, mai.
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[Luisa Sassu] Ai referendum hanno votato oltre 14.000.000 persone.
Cioè oltre un milione e mezzo in più rispetto a quelle che hanno votato l’intera coalizione di destra alle politiche del 2022 (precisamente, 12.305.014 alla Camera e 12.135.315 al Senato).
Però alle elezioni politiche si vota con una legge elettorale fetente che consente ad una coalizione di governare sebbene rappresenti una minoranza del corpo elettorale, mentre per i referendum abrogativi è richiesto il raggiungimento del quorum.
Tutto questo per dire che il tema della rappresentanza, in politica, è complesso e articolato e che l’astensionismo è un problema serio per alcuni ed una opportunità ghiotta per altri.
Per noi è un problema. Per la qualità della democrazia è un problema.
Occorrerà attrezzarsi.
Nel frattempo, siccome siamo buoni ma non vogliamo essere “buonisti” con chi ha fatto di tutto per boicottare il quorum… iniziate ad andare a c***re che vi cronometro.
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Elly Schlein: 14 milioni al voto, ne riparliamo alle politiche
“La differenza tra noi e la destra di Meloni è che oggi noi siamo contenti che oltre 14 milioni di persone siano andate a votare, mentre loro esultano perché gli altri non ci sono andati. Ne riparliamo alle prossime politiche. Hanno fatto una vera e propria campagna di boicottaggio politico e mediatico di questo voto ma hanno ben poco da festeggiare: per questi referendum hanno votato più elettori di quelli che hanno votato la destra mandando Meloni al governo nel 2022. Quando più gente di quella che ti ha votato ti chiede di cambiare una legge dovresti riflettere invece che deriderla”
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[Maurizio Landini] “Nei prossimi giorni faremo un’analisi dettagliata luogo per luogo, chi è andato a votare e chi no. Da
ciò impareremo, ma penso che nonostante quello che e’ avvenuto e la campagna di disinformazione, c’è stato chi ha investito su di noi. La nostra è una battaglia fondamentale per la democrazia, la democrazia non regge quando il lavoro è precario”.
14 milioni di votanti, è un punto di partenza
“Il nostro obiettivo era raggiungere il quorum per cambiare le leggi. Questo obiettivo non l’abbiamo raggiunto ed è un dato di estrema chiarezza. Dunque non è una una giornata di vittoria ma gli ultimi dati ci dicono che sono oltre 14 milioni le persone hanno votato a cui si aggiungeranno gli italiani all’estero. Per noi questo è un numero molto importante e anche un punto di partenza perché i problemi
noi abbiamo posto con questo referendum rimangono sul tavolo, in termini di riduzione della precarietà, di tutela della salute e della di sicurezza, cambio del sistema degli appalti e di tutela di tutti i lavoratori e lavoratrici contro i licenziamenti. Così come la cittadinanza”.
La Chiesa e la società sarda in lutto per la morte di mons. Antioco Piseddu
A guidare la Nazionale di calcio dell’Italia vogliamo Claudio Ranieri
E’ una legittima richiesta, eccome!
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Su Aladinpensiero online: https://www.aladinpensiero.it/?s=Claudio+Ranieri
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Referendum
Il cristiano e il voto – di Pasquale Pellegrini su PoliticaInsieme.
https://www.politicainsieme.com/il-cristiano-e-il-voto-di-pasquale-pellegrini/
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Oggi domenica 8 giugno 2025
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/07/se-vuoi-la-pace-prepara-istituzioni-di-pace-si-puo-fare-molto-anche-a-livello-locale/8012415/
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Referendum
I 5 referendum dell’8 e 9 Giugno su lavoro e Cittadinanza hanno creato un’occasione unica in Occidente per riaprire un fronte ampio di impegno finalizzato a dare stabilità, diritti e dignità al lavoro e un nuovo orizzonte al conflitto contro l’alleanza tra liberismo e populismi di tipo nazionalista e parafascista che ha generato la crisi della democrazia, dello Stato di diritto e lo smantellamento dello Stato Sociale.
Oggi sabato 7 giugno 2025
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Ci vuol poco a capire perche’ votare SÌ
7 Giugno 2025 – Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Ci vuol poco a capire perché si deve votare sì. Anzitutto per una considerazione generale. In questi ultimi 40 anni le ingiustizie e le disuguaglianze, già gravi, si sono enormemente accentuate. Il neoliberismo ha cancellato quelle conquiste che nel dopoguerra il keinesismo aveva apportato e ha ridimensionato le conquiste democratiche sancite nelle Carte approvate […]
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Le scorie nucleari italiane senza soluzione
7 Giugno 2025 su Democraziaoggi
Comitato SI alle rinnovabili NO al nucleare
Vi inviamo la registrazione del Convegno on line del 23 maggio scorso promosso dall’Associazione “Si alle rinnovabili No al nucleare” che ha avuto al centro il ricordo di Massimo Scalia, tra i fondatori dell’associazione e ha discusso delle scorie delle centrali nucleari italiane, che restano senza una soluzione definitiva, di cui […]
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Il dopo Referendum: condividiamo il commento di Tomaso Montanari
È grande l’amarezza, stasera. Ma non la sorpresa.
Ha pesato decisivamente il boicottaggio compiuto dal governo: non certo attraverso l’astensionismo istituzionale (osceno, ma poco rilevante sul piano dei numeri), ma attraverso il sistematico silenziamento dei referendum, cancellati su sei reti televisive.
I grandi giornali hanno fatto il resto: i referendum sono stati una notizia per la prima volta stasera, con la loro bocciatura.
La Cgil era sostanzialmente sola: e stendiamo un velo pietoso sui partiti dell’opposizione, inerti, se non peggio.
Ma il punto non è questo. Il punto è un Paese devastato da quarant’anni di progressivo smontaggio della Costituzione. La ragione per cui governano i fascisti è la stessa per cui da anni non si raggiunge il quorum: una enorme parte del Paese non crede più che andare a votare (referendum o politiche non cambia nulla) serva a qualcosa. E sono anche le stesse per cui i no contro la cittadinanza agli stranieri sono stati tragicamente alti anche a sinistra: perché nel vuoto della politica ci si difende da chi sta sotto, non si lotta contro chi sta in cima.