Cittàquartiere Documenti – Progetto del Comitato Casa del quartiere Is Mirrionis: CENTRO DIURNO PER GLI ANZIANI all’interno del progetto ITI

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Sull’edificazione di UN CENTRO DIURNO PER GLI ANZIANI nel quartiere di IS MIRRIONIS all’interno del progetto ITI

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Premessa
Alcuni dati.
1) La popolazione anziana nel quartiere di Is Mirrionis, nella fascia 65-74 anni, al censimento comunale del 2018, raggiunge l’11% della popolazione (12.594, con età media complessiva di 49,5 anni). Le persone oltre i 75 anni sono il 16%. Nel complesso, gli oltre 65enni sono dunque il 27%.
2) Nel quartiere di Is Mirrionis scarseggiano luoghi di incontro e di socializzazione. Segnaliamo: 3 Parrocchie; 2 parchi (Monte Claro e Colle San Michele: per lo più frequentati da giovani che praticano sport; da madri con bambini; da qualche anziano solo, seduto su qualche panchina o che passeggia; dall’esistente Gruppo Anziani organizzato); il Teatro del quartiere “TSE”. Vanno inoltre segnalati impianti sportivi (palestre scolastiche, Universitari, nel Seminario); il Teatro “Nanni Loy” (in via Trentino, appena fuori Is Mirrionis): luoghi da “aprire” alle Associazioni e agli abitanti del quartiere, con la disponibilità della “Casa del Quartiere di Is Mirrionis” a occuparsene.
3) Una prima sottolineatura va fatta al riguardo di una diffusa situazione di prevalente isolamento sociale, acuito in questi tempi di coronavirus, ma in buona misura preesistente. Una seconda sottolineatura può essere fatta sui dati epidemiologici nazionali riguardanti la 3° età e che denunciano un tasso di disturbo depressivo (spesso connesso a sofferte condizioni di solitudine) che a Cagliari sfiora l’11%, mentre il rischio di suicidio si aggira sul 33%.
Avviene non raramente che, per gli anziani non autosufficienti, unica soluzione consista nella ricerca di una badante, perlomeno da parte delle famiglie che se lo possano permettere.
Partendo da queste considerazioni, scaturisce la necessità di elaborare tentativi di risposte a queste problematiche, solitamente vissute nel silenzio all’interno delle famiglie di appartenenza (quand’anche l’anziano non viva da solo: si calcola che il 16% degli abitanti di Is Mirrionis sono vedove, il 3% vedovi). Il 48% delle famiglie comprende un solo componente.
Aree di criticità da affrontare
Nel resto del quartiere sussistono diverse criticità che, irrisolte, acuiscono l’isolamento sociale delle persone, soprattutto anziane:
 diversi palazzi, di edilizia pubblica popolare (il 68% in quartiere) non hanno l’ascensore, carenza che è un ostacolo per liberi e autonomi spostamenti
 scarsa risulta la presenza di negozi di piccolo commercio, di circoli, ma anche di bar praticabili
 paiono carenti formali canali intercomunicativi tra le diverse Associazioni presenti in quartiere
 andrebbero socializzate le attività sportive ospitate nell’ampia struttura dell’adiacente Seminario, con cui si potrebbero stipulare utilizzi agevolati.

Luogo di intervento

Un Centro Diurno per anziani realizzato o presso il padiglione “Hangar”, o la ex Scuola media di via Abruzzi o in altri spazi… dovrebbe garantire le seguenti caratteristiche. Un luogo che sia:
a) Frequentato da anziani e giovani
b) aperto, nelle sue attività, anche agli abitanti di altri quartieri
c) col fine di attivare e stimolare iniziative soprattutto da parte degli anziani più performanti
d) con il compito di agire in sintonia con le Associazioni che preferibilmente operino in quartiere
e) gradevole, gioioso, luminoso, con climatizzatori inverter, ben accogliente verso i nuovi arrivi
f) con spazi diversificati (una sala grande e salette) per attività diverse svolte in contemporanea
g) attrezzato con materiali per esercizi fisici e attività ludiche di base
h) provvisto di TV, di videocamera, di video proiettore con schermo
i) sostenere iniziative di scopo.
Che fare?

Andrebbero convocati gli anziani, raggiungibili tra quelli frequentanti le Parrocchie, l’ex circolo Acli, le Associazioni AdaUIL e AuserCGIL e altre realtà presenti in quartiere quali gli anziani che si riuniscono al Parco di Monteclaro, in un’assemblea in cui illustrare intendimenti e proposte, in un percorso di durata annuale, attivando quelle che raggiungano interesse e fattibilità. Alcune ipotesi:
 Corsi di ballo
 Corsi di teatro
 Corsi di informatica
 Corsi di giardinaggio
 Corsi di ginnastica dolce e/o yoga
 Corsi di disegno/pittura
 Corsi di musica
 Giochi di società
 Attività manuali (cucito, ricamo ecc)
 Proiezione di film (o all’aperto o al Teatro di quartiere “TSE”)
 Videoteca (per esempio con le interviste di Gianluca Medas)
 Scuola di Poesia
 Cicli di conferenze-eventi su: salute; storia; religioni; filosofia; giornalismo… condotte da esperti di valenza sia locale che nazionale.
 Presentazione di libri.
 Innovazione e sostenere iniziative di scopo quali recupero di giardini e spazi verdi – nonni vigile – partecipazione attiva alle iniziative sociali del comune.

Altre attività dovrebbero, più specificamente, costituire un obiettivo qualificante del centro in quanto portatrici di una decisiva apertura nel quartiere, quali:
 Costruzione e utilizzo di una “Banca del tempo” a carattere solidale
 Attivazione di reti di solidarietà per l’assistenza ad anziani malati e soli
 Affido di orti urbani, adozione di aiuole, spazi verdi
 Realizzazione di viaggi alla riscoperta dei luoghi nativi, passeggiate e visite guidate.

Le seguenti attività andrebbero preferibilmente condotte da persone che già operano in quartiere su tali ambiti e con le quali andrebbero stipulate convenzioni d’opera:
1. Stefano Ledda e Gianluca Medas, per il Corso di Teatro;
2. Edoardo Lobina, per l’organizzazione di viaggi “esperienzali” e di visite guidate:
3. Gianluca Muggianu, ed altri musicisti per i Corsi di Musica;
4. Gianni Mascia, per la Scuola di Poesia;
5. Le varie Associazioni per le loro attività.
Gli altri, eventuali, gruppi attivati, dovrebbero essere condotti da giovani disoccupati, e competenti, preferibilmente del quartiere, o indicati da altre Associazioni attive in quartiere.

Gestione
Andrebbe eletto una sorta di Consiglio (metà uomini e metà donne), a rotazione, che collabori alla definizione del programma e alla sua gestione, con a disposizione un budget annuale definito.

Il Presidente
della Casa del Quartiere di Is Mirrionis
Terenzio Calledda
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