Un po’ di serietà signori (poco) onorevoli!
Diario elettorale #1 Andremo alle urne il 25 febbraio: in onore di Pulcinella e Arlecchino
16/12/2023 alle 10:48 Vito Biolchini su vitobiolchini.it
Con chi si candiderà?
Caro Diario,
mancano 71 giorni alle elezioni. Voteremo domenica 25 febbraio e penso di avere capito anche il perché. In quella data si festeggia infatti la giornata mondiale della commedia dell’arte, in ricordo del 25 febbraio 1545 quando a Padova si costituì la prima compagnia di comici di professione al mondo.
L’alterativa era andare alle urne il 3 marzo, giornata mondiale della fauna selvatica, ed è chiaro che i nostri decisori si sono sentiti più affini alla nobile arte di chi ha iniziato a recitare sull’improvvisazione o sui canovacci, cambiando battute, personaggi, situazioni, che non al destino di folaghe e cinghiali.
Certo, avvicinare il nostro famoso “teatrino della politica” alla commedia dell’arte è sacrilegio. Ma mi ricordo di quando conobbi un anziano videomaker che molti anni fa, mentre guardavamo una sua modesta opera, continuava a citare un tale Federico (“Perché Federico dice… Perché ha fatto… Federico qui e Federico qua”), con cui sembrava essere in grande confidenza e intimità, finché non gli chiesi: “Scusi, ma Federico chi?”. E li: “Ma come chi? Federico Fellini!”. Che chiaramente il nostro non aveva mai conosciuto di persona il Maestro, ma si sentiva legato a lui da una intima colleganza e lo citava come se fosse uno di casa.
Allo stesso modo, io immagino il presidente Solinas chiuso nel suo bunker sotterraneo di Villa Devoto, compulsare il calendario e davanti al dilemma proposto dai funzionari (“Si vota il 25 febbraio o il 3 marzo?”), prende la sua scelta, e prorompere, con una leggera inflessione veneta, in un deciso “Votiamo il 25 febbraio!”, in onore a personaggi leggendari quali Arlecchino e Pulcinella.
Commedia dell’arte e i suoi epigoni (che vuol dire “che ripetono in maniera superficiale, e senza elaborazione autonoma, le idee o i modi di un predecessore importante”). Leggo i giornali e scopro che l’ex assessore legista alla Sanità Mario Nieddu è in procinto di passare all’Udc. Ma scopro anche che l’assessore alla Pubblica Istruzione Biancareddu (da sempre nell’Udc) ora vorrebbe passare alla Lega. Lo scambio delle parti, in effetti, è una trovata efficace in tutte le commedie.
E che dire dei Riformatori, che come spiega bene Indip, con alcuni loro nobilissimi e altissimi dirigenti (presidente il consigliere regionale Pierpaolo Vargiu, presidente onorario nientemeno che Massimo Fantola) sono alla guida dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”, la quale è stata beneficiata da un congruo contributo regionale la bellezza di mezzo milione di euro? Che meraviglia l’amore disinteressato per la cultura!
Sì, l’elenco potrebbe continuare. Quanti Arlecchino e Pulcinella ci sono nella politica sarda? Quanti servi sciocchi e bugiardi ora sono in campagna elettorale?
Ecco perché il 25 febbraio è la scelta gusta. E Christian Solinas ne ha azzeccato un’altra, mannaggia a lui!
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