Un voto per Ilaria Salis. Una sarda al Parlamento europeo

img_7517Comunicato stampa
Appello del Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo
L’annuncio della candidatura della giovane antifascista sarda Ilaria Salis alle elezioni europee tra le fila della lista Alleanza Verdi e Sinistra può determinare una concreta possibilità della sua liberazione da quelle condizioni di arresto e detenzione al limite dell’inumano da parte di un regime autoritario, reazionario e amico dei fascisti.
Per questo motivo, a Cagliari si è costituito il Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis composto da singole personalità, movimenti, partiti e organizzazioni sindacali e sociali che ritengono che il trattamento riservato alla Salis nell’Ungheria di Viktor Orbán sia lo stesso riservato a chiunque si opponga ai rigurgiti di rinascita delle estreme destre xenofobe e neofasciste in tutta Europa.
La concessione dei domiciliari a Ilaria Salis dopo l’accoglimento del ricorso presentato dai suoi legali è una notizia straordinaria che, come Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis, attendevamo da tempo e che ci rende felici. La giovane antifascista sarda andrà ai domiciliari a Budapest grazie alla determinazione della sua famiglia e di suo padre che non si sono arresi e non hanno arretrato di un millimetro di fronte alla sopraffazione violenta dei diritti umani e civili della loro figlia.
Ha avuto ragione chi non è rimasto in silenzio e ha sostenuto la necessità politica di questa candidatura al parlamento europeo. Ora Ilaria Salis va riportata a casa e poi anche a Bruxelles come parlamentare europea. Di fronte alla marea nera dei fascismi che stanno contaminando l’Europa questa candidatura rappresenta il modo più efficace di affermare che ci sono diritti universali che devono valere per tutte e tutti, e che quei diritti vanno applicati dove riconosciuti, riaffermati dove vengono calpestati e continuamente evocati quando sono in pericolo.
La candidatura di Ilaria Salis diventa la candidatura di chi si oppone a ogni regime, a ogni processo al dissenso, a ogni detenzione illegale all’interno di ogni prigione, comprese quelle nei centri di permanenza e respingimento per persone migranti, rifugiate e richiedenti asilo. Una candidatura sarda, che rappresenti in Europa un’idea di Sardegna diversa che accolga le voci del pacifismo, del femminismo, dell’antiliberismo e della lotta contro l’occupazione militare della nostra isola delle disuguaglianze.
Una candidatura, quindi, che ha il sapore della libertà individuale e collettiva. Per questo motivo, ci appelliamo a tutte le donne libere e tutti gli uomini liberi della Sardegna affinché assumano l’impegno civile e politico di sottoscrivere questo appello e sostenere l’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo con la lista dell’Alleanza Verdi e Sinistra.
Firmatari: Articolo 21 liberi di… Presidio Sardegna; Assotziu Consumadoris Sardigna; Comitato Da Cagliari per Ilaria Salis; Confederazione Sindacale Sarda; Donne Ambiente Sardegna; Il Manifesto Sardo; Orizzonte Sinistra; Sardegna Pulita; Sinistra Italiana; Ufficio Studi G.M. Angioi; Europa Verde; Associazione dei sardi in Torino “A.Gramsci”; Michele Piras – ex deputato; Lilli Pruna – docente universitaria; Giuseppe Canu – consigliere regionale; Valdo Di Nolfo – consigliere regionale; Francesca Ghirra – deputata della Repubblica; Elias Vacca – ex deputato della Repubblica; Gianfranco Camboni – Ass. Sardegna Rossa; Nicola Comerci – consigliere comunale Tempio; Davide Giordano – consigliere comunale Ozieri; Antonella Chirigoni – avvocato; Daniele Arca – sindaco di Benetutti; Antonio Attili – ex deputato della Repubblica; Ivo Nieddu – sindaco di Bottidda; Antonio Ruiu – sindaco di Cargeghe; Thomas Arras – presidente ANPI Sassari; Rita Atzori – consigliera comunale Macomer; Francesca Tuveri – assessora alla cultura e pubblica istruzione a Guspini; Matteo Castangia – sindaco di Villanovafranca; Franco Uda – vicepresidente regionale ARCI; Ivo Fenu – critico d’arte e insegnante; Ciro Auriemma – scrittore; Sebastiano Mastino – artista LGBTQI+; Doreid Mohammed – Presidente Sezione Europa Unione Libanese Culturale Nel Mondo (WLCU); Massimo Dadea – scrittore e ex assessore regionale; Franco Meloni – direttore AladinPensiero News.

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