Presidente della Repubblica. La sorpresa di Renzi
di Vanni Tola
Il Presidente della Repubblica… in pectore di Renzi.
Ci conferma Wikipedia che un cardinale in pectore è un cardinale la cui nomina non viene resa pubblica dal Papa, per vari motivi. La locuzione latina deriva dal fatto che il nome del cardinale in questione resta «segreto nel cuore (petto) del Pontefice». Il papa si riserva di pubblicare i cardinali in pectore, a sua discrezione, in un successivo concistoro. Qualcosa di simile accade per il nome del candidato a ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica italiana. Solo un uomo, il leader “maximo” Renzi, ne conoscerebbe il nome. I maligni sospettano, e non senza ragione che, in realtà, a conoscere il nome del nuovo Presidente siano almeno in due, Lui e l’altro contraente del “patto del Nazareno”. Accade cioè che, in un paese democratico dell’Occidente, il nome dell’aspirante alla più alta carica dello Stato resti e resterà segreto fin a poche ore prima dell’inizio della votazione per la sua elezione. La motivazione ufficiale del perché di tale comportamento è allo stesso tempo ridicola e offensiva per l’intelligenza degli italiani. Parrebbe che comunicare il nome dell’illustre candidato equivarrebbe a “bruciarlo”, rendendo impossibile la sua elezione. Cioè si vuol far credere che il miglior candidato possibile scelto per svolgere il compito di Presidente, possa perdere il proprio prestigio, il carisma, le competenze acquisite negli anni, per il solo fatto che il suo nome diventa di pubblico dominio. Ci prendete per scemi? In America si conosce già, con due anni d’anticipo, il nome di chi si candiderà per la successione di Obama. In tutti i paesi democratici, i nomi dei candidati alle più alte cariche dello Staro sono resi con largo anticipo. Perfino nelle dittature e negli stati governati da gruppi dinastici, è noto o facilmente intuibile quale sarà il successore del Presidente da sostituire. Soltanto nel nostro paese ciò non è possibile. Il Presidente in pectore diventa in Italia come la sorpresa dell’uovo di Pasqua. Si deve attendere la mezzanotte e lo scioglimento delle campane delle chiese e, soltanto allora, si potrà scartare l’uovo e conoscere la sorpresa che contiene. Agli italiani non rimane che attendere con fiducia, ai loro destini ci pensa Renzi, capo del Governo che non è mai stato eletto dagli elettori, e alcuni grandi saggi sicuramente affidabili e credibili. L’ex cavaliere che è anche ex presidente del consiglio, attualmente agli arresti domiciliari e affidato ai servizi sociali per condanne che gli impediscono perfino di esprimere il diritto di voto, il suo collaboratore Denis Verdini imputato in numerosi processi per reati infamanti e sospettato da più parti di rapporti poco chiari con ambienti malavitosi e pochi altri che, insieme al leader “maximo” Renzi, hanno scelto la sorpresa per l’uovo di Pasqua, l’hanno confezionata nella carta cellofanata e ce la proporranno a tempo debito. Loro, il nome del candidato Presidente, lo conoscono già.
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