Oggi sabato, sabudu, 11 aprile 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU:
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Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU:
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IL 21 GIUGNO FACCIAMO DA ARGINE ALLA FOLLIA
E’ SEMPRE PIU’ GUERRA
Israele ha attaccato anche l’Iran, compiendo una ennesima e intollerabile violazione della legalità internazionale. Con l’attacco israeliano e la risposta iraniana si è aperto un nuovo tragico fronte di guerra. Il rischio di escalation è altissimo. La guerra può diventare globale.
Grazie alla mobilitazione internazionale si sono aperte incrinature, tardive e timide ma significative, nel sostegno al genocidio a Gaza. E, mentre cresce lo sdegno e l’impegno dell’opinione pubblica internazionale per Gaza, Netanyahu con l’attacco all’Iran prova a ricomporre a suo favore il blocco occidentale. Sta trascinando il mondo in guerra.
Sono ore drammatiche. E’ una deriva inaccettabile. Non si può stare a guardare.
Abbiamo l’obbligo di fermare la guerra, va fermato il genocidio, il riarmo, vanno fermati il sistema e la cultura di guerra, la deriva autoritaria. Gli interessi economici e strategici dei Governi e dei poteri che scelgono il riarmo e la guerra sono contro l’umanità. Israele fa ciò che vuole perché Usa ed Europa glielo permettono: questa complicità deve finire. Alla guerra fra Israele e Iran va posto fine, ora.
Si stanno svolgendo sit-in e manifestazioni promosse da diverse organizzazioni e reti. Invitiamo a realizzarli nella forma ‘verso la manifestazione nazionale del 21 giugno a Porta San Paolo, Roma’. E invitiamo tutti e tutte alla mobilitazione.
IL 21 GIUGNO FACCIAMO DA ARGINE ALLA FOLLIA
Questa tragica escalation è un motivo in più per fare il possibile, in tutti i territori, per garantire la massima partecipazione al corteo del 21 giugno.
Il 21 giugno abbiamo la possibilità e il dovere di offrire insieme un punto di riferimento saldo e forte non solo agli attiviste e alle attiviste, ma alle tante persone che guardano con paura, orrore e preoccupazione ciò che sta accadendo, e a coloro che non si arrendono alla cultura e alla pratica della guerra sempre più pervasiva e devastante.
Il 21 giugno abbiamo una occasione per alzare insieme la voce e dire che si sta varcando una soglia di non ritorno: questa follia fa fermata, da chiunque abbia la possibilità e gli strumenti per opporsi all’orrore.
Il 21 giugno è solo l’inizio: a casa non possiamo tornare, con il mondo che ci circonda. Questa coalizione raccoglie ormai più di 400 aderenti, continueremo insieme.
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LO STATO DELLA PARTECIPAZIONE
Tantissimi territori che sono al lavoro con buoni risultati, e le richieste per partecipare stanno crescendo in questi giorni e in queste ore.
Ci arrivano segnalazioni di difficoltà a reperire pullman, ma si collabora per superare questi ostacoli. Invitiamo tutti i gruppi e le organizzazioni sui territori a mettersi in contatto fra di loro, per aiutarsi e trovare soluzioni insieme, come già tanti stanno facendo.
Vi invitiamo a riempire questo file condiviso (ancora assolutamente provvisorio, dove mancano ancora tantissime cose) per comunicare informazioni su pullman, posti in treno e altri mezzi di trasporto organizzati: https://docs.google.com/document/d/12OzQ6uu5gAaPrABOEEjPN3rDh2SelbHijHn2ne72yCE/edit?tab=t.0
Per inserire le informazioni sul documento condiviso inviate la richiesta per modificare il file: aprite il file e cliccate su “Richiedi accesso in modifica”
Dopo le fatiche del 31 maggio, del 7 giugno e del referendum anche le organizzazioni più impegnate in questi appuntamenti hanno aggiunto i loro sforzi per organizzare e sostenere la partecipazione. Se non l’avete già fatto, contattate anche loro.
Con ciò che sta accadendo, dobbiamo essere tanti e tante. Che nessuno resti a casa.
Invito:
invitiamo tutti a contribuire alle spese, per come vi è possibile, per organizzare i trasporti. E’ una manifestazione auto-organizzata e auto-finanziata. Anche piccoli contributi possono essere utili ad abbassare i costi e aiutare la partecipazione. Sui territori, rivolgetevi alle organizzazioni che stanno organizzando l’arrivo a Roma. Nazionalmente, scrivete a stoprearmitalia@gmail.com
Nota:
vi inviamo qui i link dove trovate tutti gli sconti che in questo periodo sono possibili sui treni, Trenitalia e Italo. Forse potete trovare soluzioni utili:
Trenitalia: https://www.trenitalia.com/it/informazioni/la-guida-del-viaggiatore/offerte-commerciali.html#accordion-4
Italo: https://www.italotreno.com/it/offerte-treno
IL CORTEO
Il corteo partirà da Porta San Paolo alle ore 14:00. Farà caldo, portate ombrelli per ripararvi dal sole.
Il corteo sarà aperto da un grande camion, che sarà seguito da due striscioni unitari della manifestazione, e poi da un bandierone della pace e della Palestina.
La composizione della prima parte del corteo la discuteremo nella prossima riunione. Dopo questa prima parte organizzata, pensiamo che le delegazioni potranno posizionarsi in ordine di arrivo o per affinità, senza un ordine rigido prestabilito, in ordine di arrivo o di affinità.
La piazza conclusiva del corteo sarà comunicata nelle prossime ore, sono ancora in corso le ultime trattative con la Questura visto l’aumento della partecipazione prevista.
GLI INTERVENTI DELLE RETI E ORGANIZZAZIONI
Brevi interventi dei rappresentanti delle reti e organizzazioni associative, politiche, sindacali aderenti si svolgeranno durante il corteo, dal camion di apertura. Gli interventi saranno ripresi, registrati e trasmessi in diretta.
Le organizzazioni che intendono proporsi per intervenire scrivano a Elena Mazzoni: ellykurt@yahoo.it Tenete presente che siamo 400 aderenti + i promotori, e che il corteo non è infinito, quindi auto-regolatevi, per favore. Ci sono molti altri modi per evidenziare i propri contenuti nel corteo.
LE CONCLUSIONI
Non ci sarà un palco, la parte conclusiva della manifestazione si svolgerà sul camion di apertura. Le conclusioni saranno molto brevi:
1 intervento di 3 minuti per Ferma Il Riarmo (letto da una attivista giovane)
1 intervento di 3 minuti per gli altri promotori di Stop Rearm Europe (letto da una attivista giovane)
1 collegamento di 2 minuti con la coordinatrice di Stop Rearm Europe Katerina Anastasiou che sarà a L’Aja per la manifestazione in occasione del vertice Nato,
1 intervento di 4 minuti di Omar Suleiman (Comunità Palestinese della Campania, co-promotrice della manifestazione “Tutti giù per terra di Napoli” che è stata spostata per convergere a Roma),
1 intervento di 4 minuti di Francesca Fornario, e altri due brevi interventi di personalità/artisti in via di conferma.
ps: altri esponenti palestinesi parleranno ovviamente parlare dal camion durante il percorso del corteo
ps 2: la scelta di un palco “leggero” risponde alla scelta di rappresentare anche in questo modo lo stile e la metodologia della convergenza (il più possibile orizzontale, non gerarchica, aperta)
IL SUONO DELLE BOMBE SU GAZA E IL DIE-IN
In un momento ancora da decidere (all’arrivo del corteo o lungo il percorso), trasmetteremo alcuni minuti di suoni delle bombe su Gaza. L’audio è stato registrato a Gaza dall’ingegnere del suono, palestinese di Gaza, Oussama Rima. E’ stato montato, e ci è stato regalato, dalla campagna catalana Unsilence Gaza – coordinata da NOVACT, nostri alleati nella campagna europea Stop Rearm Europe.
Chiederemo a chi avrà camion o amplificazioni lungo il corteo di coordinarsi per ritrasmettere lungo tutto il corteo l’audio dei bombardamenti. E a tutte le persone di farlo attraverso l’audio dei propri telefoni. Vi invieremo presto informazioni tecniche in merito.
Chiederemo a tutto il corteo di stendersi per terra per realizzare un die-in mentre risuona il suono delle bombe. Portate con voi un lenzuolo, o qualcosa su cui stendervi!
La lista degli aderenti (che non è mai del tutto aggiornata perchè aumentano di ora in ora) e altre informazioni le trovate qui:
https://docs.google.com/document/d/1bqu1D-pDfqJd9RvUyF8Z9k1Ggayx6-DaM7i3DOf15WI/edit?tab=t.0
Per qualsiasi cosa, scrivete a stoprearmitalia@gmail.com
Buon lavoro
il gruppo organizzatore
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Tutte e tutti in piazza San Paolo a Roma il 21 giugno
Dobbiamo fermare l’aggressione preventiva di Israele all’Iran, agita nel disprezzo delle trattative in corso, impedire il massacro a Gaza e le violenze dei coloni in Cisgiordania, opporci al piano di riarmo voluto dalla Ue e dalla Nato. La manifestazione del 21 giugno fa parte della settimana di mobilitazione europea, indetta dalle oltre 400 reti, organizzazioni sociali, sindacali, politiche che hanno sottoscritto l’appello StopRearmEurope, che si terrà tra il 21 e il 29 giugno in occasione del vertice Nato a L’Aja e vedrà convergere tante identità impegnate per la pace, per la giustizia sociale e climatica, per i diritti e la difesa della democrazia.
L’attacco di Israele all’Iran travolge le relazioni e la legalità internazionale, apre la strada a un’escalation incontrollabile nel Medio Oriente, può trascinarci alle soglie di una nuova devastante guerra mondiale. La comunità internazionale finora non è stata capace di interrompere il genocidio dei palestinesi in corso e questo ha incoraggiato la deriva delirante del governo Netanyahu.
Il progetto ReArm Europe promosso dalla Commissione europea, la ulteriore pretesa della Nato – evidenziato anche dal recente incontro Meloni-Rutte – di portare la spesa bellica al 5% del Pil – porterà ad un contenimento drastico della spesa sociale determinando un ulteriore impoverimento delle popolazioni del nostro Continente e l’abbandono del contrasto all’alterazione climatica.. Non sarà sufficiente la concessione – che fu negata alla Grecia nel 2015 – di derogare ai rigidi vincoli di bilancio. Se si volesse rafforzare la difesa europea basterebbe una razionalizzazione della cospicua spesa già in atto e un coordinamento delle forze dei singoli stati.
Invece si pratica una virata dal welfare al warfare, contraria alla Costituzione italiana, ai Trattati europei, all’idea stessa di Europa dei padri fondatori. Questa corsa al riarmo, condivisa con la Gran Bretagna e altri Paesi europei, viene motivata per prepararsi a una guerra contro la Russia sulla base di valutazioni infondate sul pericolo di un’aggressione russa ai paesi della Ue. Non solo è una follia, ma impedisce un ruolo di pace che la Ue dovrebbe assumere nei confronti della conflitto russo ucraino
Contro questa follia si deve levare alta la voce dei popoli per imporre la via delle trattative e della ricerca della pace. No al riarmo europeo. Aiuti umanitari immediati a Gaza e riconoscimento ora dello stato palestinese. Arresto immediato della guerra portata da Israele all’Iran. Interruzione degli accordi militari e di collaborazione con Israele.
Per questi obiettivi il 21 giugno invitiamo tutte e tutti a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a Roma a partire dalle h. 14 da Porta San Paolo.
La presidenza del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale
Roma, lunedì 16 giugno 2025
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Read More »Pubblicato a Cagliari il 3/3/2012
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