Verso un nuovo europeismo, quello dei popoli, anche attraverso gli Stati Uniti d’Europa
di Franco Meloni
La stampa ha dato conto degli interventi di Nichi Vendola, nella sua campagna per le primarie del centro sinistra, tralasciando un’importante presa di posizione politica sull’Europa. L’europeismo, lo sappiamo, storicamente non è stato una priorità nelle politiche della sinistra italiana, se non in suoi esponenti eretici come Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed altri. E’ abbastanza recente l’innamoramento della sinistra, specie di quella di matrice comunista e di estrema sinistra, per l’Unione Europea, verso il superamento di una sua attuale configurazione considerata più al servizio dei mercati e dei mercanti che dei popoli. C’è del nuovo dunque nell’impostazione politica di Vendola sull’Unione Europea: proprio in questo momento di crisi dell’Istituzione, la sinistra deve raccogliere le vecchie (ma tuttora vitali e cariche di energia propulsiva) bandiere dell’Europa, riprendendo l’impostazione originaria, quella appunto di Altiero Spinelli e del Manifesto di Ventotene, verso gli Stati Uniti d’Europa. Per un’Europa diversa, quella dei popoli. Ecco si tratta di un’impostazione che unisce tradizione e innovazione, se proprio non vogliamo usare la parola rivoluzione. Su questa strada seguiamo senza reticenze la politica tracciata da Vendola, ma vogliamo segnalare come su questa strada sta anche una parte consistente della sinistra italiana più moderata e, qui in Sardegna, in modo chiaro il partito dei Rossomori, che propone il sardismo non disgiunto dall’europeismo. Approfondiamo!
Altiero Spinelli
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