Monthly Archives: gennaio 2014

Isidoro si presenta

isidoroformazione_webVenerdì 24 gennaio 2014 presso la sala consiliare della Fiera, 1° piano Torre Fiera, (piazzale Marco Polo, Cagliari) alle ore 11, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “Isidoro” gestito dal Centro Servizi Promozionali per le Imprese della Camera di Commercio e dall’Università della Sardegna (Università degli Studi di Cagliari e Università degli Studi di Sassari).
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gli occhiali di Piero su…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413LJUDMILA ALEKSANDROVNA VOLKENSTEJN
Il 23 gennaio 1906 a Vladivostok, estremo oriente della Russia, i soldati sparano contro la folla:la manifestazione è contro il governo, per la fine della guerra russo-giapponese e per la liberazione dei prigioni politici.
Tra gli uccisi dalle fucilate della truppa c’è una donna di cinquant’anni: Ljiudmila Aleksandrovna Volkenstejn.
Nata a Kiev il 30 settembre 1855, alta, bellissima, occhi grigi, carattere fiero, studentessa, al momento di diplomarsi rifiuta di sostenere gli esami per protesta contro i metodi di educazione praticati nel collegio di Kiev.
Rivoluzionaria, prese parte col marito al movimento Zemlja i Volja (Terra e Libertà) che organizzò l’uccisione del principe Kropotkin, responsabile di un massacro di studenti in sciopero nel governatorato di Charkov.
Successivamente lascia il marito e la Russia, viaggia dal 1879 al 1883, vive in Svizzera, in Francia e Italia, poi dai paesi dell’est rientra in Russia con passaporto falso.
Arrestata a Pietroburgo, viene processata e condannata a morte, pena commutata in 20 di carcere.
A Odessa nel 1897 ritrova l’ex-marito: si è risposato, ma decide di seguirla a Sachalin, dove è obbligata a risiedere, semilibera dopo uno sconto della pena, in grazia dell’incoronazione di Nicola II. Lavorano all’ospedale.
Scontata la pena, nel 1902 si trasferiscono a Vladivostok, dove tiene corsi per infermiere e fa propaganda rivoluzionaria anche tra i soldati.
Suo figlio Sergej (morto nel 1914) e il nipote Sergej Sergejvic Volkenstejn furono anch’essi rivoluzionari; quest’ultimo (1900-1977), bolscevico, militò nell’Armata Rossa, generale di artiglieria nella Seconda guerra mondiale, eroe dell’Unione Sovietica.

LA GIUSTIZIA NEL PAESE DELLA DEMOCRAZIA
Non si deve dimenticare Guantanamo, il campo di prigionia che gli Stati Uniti tengono nell’unico pezzo di Cuba di cui dispongono nell’isola. - segue -

Michelangelo - Il Vincitore (o allegoria della Vittoria)Michelangelo: Il Vincitore (o allegoria della Vittoria). Firenze, palazzo Vecchio, Salone dei ’500. (1532)
Ritratto criptico di Tommaso Cavalieri.

Michelangelo La Sibilla CumanaMichelangelo: La Sibilla Cumana (“Nam Sibyllam quidem Cumis ego ipse oculis meis vidi…”). La terribile vegliarda!
Volta della Cappella Sistina.

A Sassari il primo incubatore universitario d’impresa della Sardegna

ufficio-trasferimento-tecnologico unissL’Innovazione è l’applicazione di una invenzione o di una scoperta che genera progresso ed aiuta a migliorare la società. Così nasce l’incubatore dell’Università di Sassari
Intervista a Francesco Meloni (Ufficio di Trasferimento Tecnologico)
di Alessandro Ligas, Ttecnologico

“Non c’è niente di più difficile da condurre, né più dubbioso di successo, né più dannoso da gestire, dell’iniziare, un nuovo ordine di cose” – Niccolò Macchiavelli

Un nuovo ordine di cose” è arrivato all’Università di Sassari: l’incubatore d’impresa. L’incubatore universitario, rivolto prevalentemente ai futuri imprenditori e alle imprese provenienti dall’attività di ricerca dell’Università, è uno spazio fisico che si pone l’obiettivo primario di valorizzazione i prodotti della ricerca maturati all’interno dell’Ateneo passando attraverso la creazione ed il sostegno logistico e consulenziale a gruppi di ricerca e aspiranti imprenditori.
Il progetto è stato finanziato dal Progetto INNOVA.RE., POR 2007-2013, che vede coinvolti l’Università di Sassari, l’Università di Cagliari e Sardegna Ricerche nella creazione e sviluppo della Rete Regionale per l’Innovazione.
L’ufficio di Trasferimento tecnologico dell’Università di Sassari gestirà la nascente struttura di collegamento tra la ricerca scientifica dell’Università di Sassari e il territorio
Abbiamo incontrato Francesco Meloni dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico – Liaison Office Sassari - segue -

gli occhiali di Piero su…

Antonio_GramsciANTONIO GRAMSCI
Il 22 gennaio 1891 nasce Antonio Gramsci, il sardo più famoso, letto e studiato in Italia e nel mondo.
Anni fa, dopo aver scritto “Emilio Lussu” per il teatro, pensai di scrivere anche un “Antonio Gramsci”. Immaginai l’opera in due tempi: nel primo il giovane Gramsci, studente a Cagliari, nella casa del fratello, nel chiuso della stanza, tra i libri, mentre scrive le sue lettere a casa, spesso al padre per avere soccorso di denaro a un vivere penoso (quando faceva un pasto al giorno, ritardando il pranzo per confonderlo con la cena); nel secondo Gramsci adulto, nel chiuso del carcere, mentre scrive i suoi quaderni e le lettere alla madre, alla moglie, alla cognata, ai figli, ed è malato e perde tutti i denti, mentre il suo cervello non smette di funzionare, come avrebbe voluto il fascismo. Non sono riuscito a scrivere l’opera perchè immergermi nell’esistenza di questo martire mi mandava in depressione e ho dovuto smettere. Gramsci morì il 27 aprile 1937, a 46 anni.
Però, come si suol dire, Gramsci non è mai morto, restano i suoi pensieri.
Come risulta in Aladin Pensiero, lo cito molto spesso, utilmente guardo a lui come si guarda una bussola, un calendario, un orologio, per controllare la direzione, il giorno, l’ora che stiamo vivendo.

È il silenzio al termine di una sinfonia a dare senso alla sinfonia stessa, così è la morte che dà senso alla vita

di Vanni Tola
Claudio Abbado FOTO PICCOLAQuando scompare un grande personaggio della cultura, quale è stato Claudio Abbado, generalmente si ripercorre la sua esperienza professionale, le tappe fondamentali della sua esistenza. Un giornalista, Gianni Poglio, ha pensato di ricordarlo selezionando alcune delle frasi più espressive estrapolate dalle sue interviste che concorrono, in maniera certamente efficace, a raccontare e ricordare il Grande Maestro.
È il silenzio al termine di una sinfonia a dare senso alla sinfonia stessa, così è la morte che dà senso alla vita.
La cultura è un bene comune e primario, come l’acqua: i teatri, le biblioteche, i musei, i cinema sono come tanti acquedotti. – segue -

PROIEZIONI. Un ticket al governo della Regione…

Orange admission tickets fully isolated on white (with path).BENE I DUE CANDIDATI. NELLA LINEA ECUMENICA DI ALADINEWS CI STAREBBE BENE UN TICKET DI GOVERNO. MA SONO SOLO PROIEZIONI FANTASIOSE DEL DIRETTORE. PERO’!

MICHELA MURGIA

Michela Murgia attacca il Governatore: “Nessuna trasparenza su fondi regionali”
La candidata presidente di Sardegna Possibile attacca il presidente uscente Cappellacci sulla gestione dei fondi pubblici. Scrive su fb: “I record di cui avremmo fatto a meno”, ieri il Sole24ore ha indicato la Sardegna come prima in classifica nella gara poco onorevole dei debiti delle aziende controllate dalla regione”. Il messaggio prosegue con un accusa diretta a Cappellacci, che si riferisce a un’intervista su L’Unione Sarda: “Oggi leggo che invece il presidente regionale uscente, sereno nel contraddire i numeri, dichiara di aver fatto politiche di risparmio e tagli significativi. In attesa di capire a cosa siano stati fatti i tagli, a parte le spese per l’istruzione e la cultura, in tema di trasparenza delle spese bisognerebbe prima che il governatore uscente spiegasse come ha usato i soldi che stanno direttamente in mano alla sua presidenza”. L’accusa portata avanti da Michela Murgia si sposta su più fronti dalla poca trasparenza della spesa regionale all’utilizzo delle risorse pubbliche per l’attuale campagna elettorale, ponendo una serie di domande al presidente: “qual è la spesa nascosta della presidenza della Giunta regionale? Quanti consulenti ha il presidente e quanto spende per ognuno di loro? È vero che esiste una struttura, pagata coi soldi della Regione, che si occupa di fare sondaggi con i soldi dei sardi sulla popolarità del presidente e sul suo operato? Perché questi dati non sono già pubblici?
In chiusura Michela Murgia assicura: “nella Sardegna che vogliamo il presidente sarà il primo a dare conto di come spende i nostri soldi. La trasparenza comincia dall’esempio di chi governa, così magari sui giornali ci finiamo per qualcosa di meglio che segnare il record dei conti in rosso”.
(tratto da L’Unione Sarda on line, martedì 21 gennaio 2014)

FRANCESCO PIGLIARU
E il quarto giorno Francesco Pigliaru parlò di nomine. Non è detto che la cosa faccia piacere a tutti i suoi compagni di strada, ma al pubblico del teatro Eliseo sì, a giudicare dalla veemenza dell’applauso. Accade quando il professore parla del nuovo stile politico che ha in mente: «Voglio che sia molto chiaro, ogni volta che noi faremo delle nomine sarà solo in base alle competenze. Mai per le appartenenze». Chi pensa già di dettare la lista degli assessori, è avvisato. – segue -

Michelangelo - La Sibilla Libica 2(Volta della Cappella Sistina)Michelangelo: La Sibilla Libica (Volta della Cappella Sistina).
Si è levata la giubba e apre il gran libro sacro dei vaticinii con una mirabile torsione del busto e del capo.
La bionda sibilla Libica. Che eleganza e che finezza di accordi cromatici nelle vesti ! (pensare che fino al restauro della Volta si pensava che a Michelangelo non importasse nulla dei colori!) – Michelangelo-Ignudo-(Volta-della-Cappella-Sistina)
Michelangelo- Ignudo 5(Volta della Cappella Sistina)

gli occhiali di Piero su…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413PROFONDA SINTONIA
Non si parli di “intelligenza col nemico”:
nel caso in esame di intelligenza non c’è traccia.

STRANO PAESE
Strano paese dove è possibile che una persona per dieci anni non paghi nulla di quanto deve per il possesso di 1.234 appartamenti (a Roma!).
1.234 appartamenti… circa 5mila abitanti…un intero nostro comune sardo.
Per dieci anni nessuno se n’è accorto, mah!
In questo paese ci sono ministri che hanno case a loro insaputa e ci sono migliaia di case esentasse all’insaputa dei ministeri…
Provate invece a tenere nascosto il vostro televisore… per farvi pagare il canone la Rai sguinzaglia in giro i suoi incaricati, entrano in casa con varie scuse e vi sorprendono col televisore acceso…
Bisognerebbe dare incarico alla Rai-Tv di verificare le proprietà immobiliari e i relativi pagamenti. La Rai ha una splendida efficienza: se voi cambiate casa la Rai viene a saperlo e vi manda il modulo, se comprate il Tv col decoder incorporato la Rai lo sa e vi manda il modulo…
Se comprate un migliaio di appartamenti non lo sa nessuno, nessuno vi manda un modulo. almeno per una decina d’anni… strano paese…

LENIN
Lenin imbalsamatoIl 21 gennaio 1924 a soli 53 anni muore a Gorki Vladimir Ilic Uljanov, Lenin.
La salma, subito trasferita a Mosca, ebbe l’omaggio di un’immensa folla, la Russia si fermò, Gorki divenne Gorki Leninski, Simbirsk (dove era nato nel 1870) fu chiamata Simbirsk Uljanovsk, Pietrogrado divenne Leningrado.
Venne imbalsamato il suo corpo ed esposto nel mausoleo del Kremlino, nonostante le differenti disposizioni del defunto.
Della sua vita abbiamo detto in Aladin pensiero del 22 aprile.

PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Livorno 21 1 21Il 21 gennaio 1921 nasce a Livorno il Partito Comunista d’Italia: Amedeo Bordiga e Antonio Gramsci guidano la scissione dal Partito Socialista.
Una storia gloriosa di opposizione al fascismo e di lotta partigiana fino alla vittoria, alla Repubblica e alla Costituzione, è stata scritta.
Seguì la lunga opposizione al regime democristiano fino alla politica del “compromesso storico” degli anni ’70, collaborazione aperta e chiusa da Berlinguer (chiusura che dispiacque ai “miglioristi”, tra essi Napolitano).
La morte di Berlinguer nel 1984, la caduta del muro di Berlino nel 1989, la direzione di Occhetto, portarono alla fine del Partito Comunista nel 1991: i comunisti nel partito decisi a continuare raccolsero appena il 30% dei voti.
La maggioranza che decretò la fine del PCI, dopo varie vicende, si unì coi resti “popolari” della Dc, travolta (come il PSI e gli altri alleati) dagli esiti dell’inchiesta scandalo di “Mani Pulite”, e oggi si trova sostanzialmente a guida democristiana, nonostante i molti ancora fedeli alle origini nobili del comunismo. La minoranza si è ulteriormente divisa e oggi si trova sparsa
in diverse formazioni, alcune che mantengono il nome comunista, altre che lo hanno sostituito con meno forti espressioni.
I pregi del più forte partito comunista dell’Occidente sembrano oggi quasi scomparsi, mentre permangono negli eredi, legittimi o no, tutti i difetti.

elettorando e programmando… in giro con la lampada di aladin

aladin-lampada-di-aladinews312Sardegna Possibile: il programma
- Domani Conferenza stampa di presentazione della Lista RossoMori (Pigliaru Presidente)

DIBATTITO. Mettiamo l’Europa nel confronto elettorale. Verso un’Altra Europa: l’appello degli intellettuali per Tsipras

Sardegnaeuropa-bomeluzo-stelle-400x211111Tsipras alla Commissione Europea, l’appello degli intellettuali
di Paolo Flores d’Arcais

Il Fatto Quotidiano
ha pubblicato questo appello corredato dalle sole firme dei suoi estensori. Nei prossimi giorni sarà resa pubblica anche la lista delle adesioni che si stanno raccogliendo, e che sono già ora, prima ancora del suo lancio, molto numerose e qualificate. Verso un’Altra Europa – segue -

con gli occhiali di Piero

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413TOMMASO NAPOLI
Il 20 gennaio 1825 muore a Cagliari Tommaso Napoli, storico e sacerdote.
Era il giorno del suo compleanno, 82, essendo nato a Tunisi il 20 gennaio 1743, da genitori carlofortini, rapiti dai pirati nel 1741. Liberati nel ’52, nel ’53 sono a Cagliari. A 14 anni entra nell’ordine degli Scolopi e a 24 è prete.
Diventerà docente di teologia e di fisica, Rettore del Collegio di Cagliari e Procuratore della Congregazione dell’Ordine.
Cagliari 1793La sua importanza come storico, oltre che a una Vita di S.Antioco, si deve alla sua cronaca dei fatti, di cui fu contemporaneo e testimone, del 1793 e ’94, dal tentativo francese di conquista dell’Isola alla sollevazione popolare contro il governo piemontese: “Relazione di quanto è avvenuto dalla comparsa della flotta francese in Cagliari fino alla totale ritirata di essa” e la “Relazione ragionata della sollevazione di Cagliari e del Regno di Sardegna contro i Piemontesi”. Da lui sappiamo, per esempio, del bombardamento di Cagliari del 28 gennaio 1793, quando la città fu bersaglio di 15mila colpi di cannone, con edifici diroccati e la morte di cinque persone, il che convinse molti a lasciare la città.
Una delle vie di Carloforte, nell’isola di S.Pietro, è dedicata a lui.

Michelangelo- Ignudo 4(volta della Cappella Sistina)4Michelangelo: Ignudo (volta della Cappella Sistina). Preciso: i “cosi” verdi che si vedono sotto il gomito di questo giovane sono ghiande. Accanto a tutti gli ignudi compaiono le ghiande e il fogliame delle querce per ricordare e celebrare il committente: Papa Giulio II della Rovere.

Pro-grammi (o pro-kili) elettorali. Pietà per i pochi che li leggono!

Disperaz31di Vanni Tola
Aiuto, programmi elettorali in corso di pubblicazione. Certamente, a molti di voi sarà venuta voglia di leggere i programmi elettorali delle forze politiche in campo. Pensateci bene prima, è una decisione molto impegnativa e gravosa. Perché? Intanto perché si tratta, generalmente, di comunicazioni poco efficaci, non immediate, in secondo luogo perché da esse difficilmente emerge una ipotesi politica strategica che metta in condizione il lettore di capire, con un buon grado di approssimazione, le caratteristiche del progetto politico rappresentato. Mi spiego meglio. I programmi non sono vuoti, privi di proposte e di idee. Al contrario. Gli estensori si sono premurati di indicare nel dettaglio tutti i problemi, ma proprio tutti, di qualunque comparto produttivo, di qualunque settore economico e, via via proseguendo, dei diritti sociali, dei problemi legati alla cultura, dei trasporti, della pesca, ecc. Difficile che ciascun sardo non ritrovi nel programma elettorale una proposta o una soluzione per un suo specifico problema, una frase tale da indurlo ad appoggiare questa o quella forza politica. Il problema è trovarla la proposta in un mare di idee immenso. Il nostro ipotetico lettore dovrebbe avere la pazienza, il desiderio di esplorare, riga per riga, capitolo per capitolo, l’intero documento programmatico e, certamente, se avrà proceduto con meticolosità, potrà trovare ciò che cerca. La mia pazienza di osservatore si è arresa dopo la lettura dei primi due programmi che mi sono capitati fra le mani. Il primo, predisposto da una formazione dell’area indipendentista, ha utilizzato ben 7431 parole (circa 29 pagine di Word) per esporre concetti e opinioni. Il secondo, appartenente a una delle formazioni maggiori, ha utilizzato 27.449 parole (circa 66 pagine di word con caratteri da 10). Vorrei leggere anche gli altri programmi delle forze politiche che concorrono nelle prossime elezioni regionali, credo sia anche il desiderio di molti sardi. Una preghiera allora, fatte un riassunto.sedia-van-gogh-4-150x150-bis1
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I 6 programmi delle 6 coalizioni