A che punto è il Galsi?

Galsi 1

di Aladin

In un recente incontro tra esponenti della Camera di Commercio di Cagliari , del “Dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali” dell’Ateneo di Cagliari e del “Centro di competenza tecnologica Cemapros”, è stata prospettata una collaborazione tra i tre organismi per l’attuazione del Programma Galsi, da coordinare evidentemente con i diversi soggetti coinvolti, a partire dalla Regione Sarda e dalle società pubbliche e private realizzatrici dell’opera. Mentre alla Camera di Commercio interessano soprattutto le implicazioni per il territorio, con particolare riferimento agli interessi delle imprese sarde, l’Università e il Centro di competenza si mettono a disposizione sopratutto per gli aspetti formativi.

Per quanto riguarda Aladin, riteniamo utile fornire un servizio di informazione/comunicazione sul Programma Galsi, cercando di capire lo “stato dell’arte” e dando conto evidentemente del dibattito intorno alla questione, fornendo anche un apposito spazio, con riferimento sia alle posizioni dei sostenitori, sia di quanti sono perplessi o addiritura nettamente contrari. Abbiamo appreso da una nota stampa della presidenza della Giunta che nella finanziaria regionale 2012 sono stati stanziati per il programma Galsi 150 milioni di euro (fino al 2014)

Certo è che un’opera così importante per la Sardegna deve essere al centro di un dibattito il più ampio e partecipato possibile. Occorre arrivare a decisioni in modo più possibile rapido e ampiamente condiviso.

 DOCUMENTAZIONE

Intanto segnaliamo una raccolta di documenti sul Galsi nel sito della Regione Autonoma della Sardegna:

 http://www.regione.sardegna.it/j/v/32?&s=1&v=9&c=5712&tc=1

Riportiamo testuale dal sito: “Con i suoi 2885 metri di profondità massima nel tratto di mare tra Algeria e Sardegna, il Galsi sarà il gasdotto più profondo mai realizzato. A partire dal 2012 saranno trasportati nel nostro Paese 8 miliardi di metri cubi di metano all’anno”. 
“Fornire una nuova fonte di approvvigionamento di gas naturale al mercato italiano ed europeo con l’obiettivo di contribuire al progresso economico e al benessere della comunità garantendo una sicurezza di approvvigionamento energetico” è la finalità del progetto Galsi, nato in seguito all’accordo intergovernativo Italia-Algeria stipulato nel 2001. 
Il progetto, che oltre a numerosi comuni della Sardegna e a diverse province coinvolge anche la regione Toscana e il Ministero dell’Ambiente, consiste nella realizzazione di un gasdotto per l’importazione di gas algerino in Italia attraverso la Sardegna, attualmente non fornita dalla rete nazionale (millecinquecento chilometri uniranno l’Algeria alla Toscana, passando dal Sulcis e dalla Gallura). 
Il tratto italiano del metanodotto sarà realizzato da Snam Rete gas, società dell’Eni, che si occuperà anche della gestione della nuova infrastruttura”.

Forse dobbiamo rilevare un ritardo rispetto alle previsioni.

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