Goni difende il diritto alla scuola per i propri bambini

Goni scuola su US 13 set 16
- Su L’Unione Sarda, martedì 13 settembre 2016.
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image Goni 12 set 16
GONI. Una sessantina di genitori ha occupato questa mattina la scuola elementare di Goni, finita al centro delle polemiche scoppiate per la chiusura dell’istituto ed il conseguente trasferimento degli alunni a Silius. Una decisione che i genitori non hanno mandato giù, tanto che oggi hanno deciso di non far salire i propri figli sul pullman che li avrebbe portati nella scuola di Silius, occupando pacificamente lo stabile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. La protesta è destinata a durare alcuni giorni. (La Nuova Sardegna online).
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2 Responses to Goni difende il diritto alla scuola per i propri bambini

  1. […] Ecco perché le mamme di Goni hanno ragione! ——————————————- I fattori di crescita e sviluppo L’analisi conferma il ben noto svantaggio della Sardegna in termini di dotazione di capitale umano. Nel 2014 appena il 17,4% delle persone tra i 30-34 anni ha conseguito un titolo di studio universitario (l’obiettivo europeo è fissato al 40%) e ogni 100 donne nella stessa fascia d’età almeno 22 sono laureate mentre tra gli uomini solo 12,7. Gli studi in materie tecnico-scientifiche (STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics) continuano a essere poco attrattivi tra i giovani studenti. Solo il 15,5% della popolazione attiva ha conseguito una laurea in queste materie, dato non lontanissimo dalla media italiana (19,3%) e inferiore alla media EU (38,9%). I dati più allarmanti riguardano il tasso di abbandono scolastico, tra i più elevanti in Italia, e la percentuale di giovani inattivi, in drastica crescita rispetto al 2010. Nel 2014, il 29,6% dei ragazzi e il 17% delle ragazze in età 18-24 anni ha abbandonato gli studi e oltre il 27% dei giovani tra i 15 e i 24 anni (30,6 per i ragazzi e 24,7% per le ragazze) non studia e non lavora (i c.d. “giovani scoraggiati” o NEET – Not in Education, Employment nor Training). Il dato sulla formazione permanente degli adulti è invece in crescita: con il 9,7% della popolazione in età 25-64 anni impegnata in attività di istruzione e/o formazione, la Sardegna è sopra la media Italiana (pari all’8%) ed è vicina alla media UE (10,7%) anche se l’obiettivo europeo è fissato al 15%. I dati sull’innovazione indicano la necessità di adeguate politiche atte a rinforzare la competitività regionale. Nel 2013, la Sardegna è lontana dall’obiettivo europeo (3%) se si considera quante risorse dedica alla R&S: lo 0,76% del PIL. La debolezza degli investimenti in R&S è riconducibile soprattutto al settore privato, che copre il 5,6% della spesa totale. Per quanto concerne la quota di occupati nei settori high-tech, i dati sono sconfortanti e assegnano alla Sardegna la maglia nera a livello europeo: nel quinquennio 2010-2014 si registra un lievissimo aumento di questo indicatore che passa dal 1,5% al 1,6% e si evidenzia una forte disparità di genere a sfavore delle donne. Questo dato mette in evidenza la difficoltà del settore produttivo a collegare la propria attività con gli input provenienti dai centri di ricerca pubblica e dalle università. Inoltre i dati confermano una forte resistenza delle imprese sarde ad adottare nuovi modelli organizzativi e nuovi meccanismi di comunicazione: solo il 48% delle imprese con almeno 10 addetti è dotato di un sito internet e solo il 10% di queste effettua vendite on line. (Da Sintesi Rapporto Crenos n. 23 del 2016) […]

  2. […] Ecco perché le mamme di Goni hanno ragione! ——————————————- […]

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