Sardegna 2050: nuovo protagonista per l’innovazione

Sardegna 2050: senza visione non c’è futuro, senza idee non c’è avvenire – Intervista a Nicola Pirina
Senza il cuore, la generosità degli amici, senza le loro competenze… nulla si sarebbe realizzato (Nicola Pirina)
di Alessandro Ligas, TTecnologico
Il 9 Maggio a Cagliari presso il “Ghetto degli Ebrei” in Via Santa Croce  si è tenuta la presentazione di Sardegna 2050: Associazione no-profit indipendente, laboratorio di innovazione e di sviluppo di politiche territoriali, che porta avanti una serie di progetti locali finalizzati al miglioramento della qualità della vita in Sardegna.
“… non è possibile non essere attori del cambiamento.
innovazione è coesione non generazione di conflitto.
c’è bisogno di ritornare alle politiche, noi tutti siamo agenti di cambiamento.
facciamo Sardegna 2050 perchè siamo pionieri, perchè non fare nulla è un lusso che non possiamo più permetterci.
non si ferma il maestrale con le mani. non ci sono più scuse. AVANTI TUTTA!
la Sardegna del 2050 siamo noi”
Abbiamo incontrato il vicepresidente e coordinatore operativo Nicola Pirina

Chi siete?
Siamo 90 Soci Fondatori espressione di tutte le categorie professionali, imprenditoriali e di lavoratori
Sono in phasing oltre 100 visionari, attori del cambiamento e del miglioramento continuo, singoli e collettivi, sparsi sull’intero territorio sardo

Da subito collettivamente, abbiamo immaginato, dibattuto e scritto il Manifesto Sardegna 2050, vera e propria dichiarazione sul dover essere della Sardegna del futuro, quella che auspichiamo, vogliamo e per la quale ci attiviamo

Cosa fate?
Realizziamo azioni concrete, prodotte con metodi di cooperazione partecipata, che valorizzino l’intelligenza collettiva regionale sulle identità dei patrimoni territoriali, al fine di portare innovazione di metodo e contenuto nell’ideazione e gestione delle politiche pubbliche

In pratica?
Siamo un laboratorio di innovazione, evolviamo il modo di pensare e di agire, proponiamo la valorizzazione delle identità comuni, materiali ed immateriali, rendendo fruibile il futuro oggi, in modo che i territori siano fonte di sviluppo per se stessi
Vogliamo produrre linee programmatiche per l’avvenire dell’isola

Come è nata l’associazione?
Il progetto è nato alla fine dell’estate del 2012: tutto è nato quando io e Gianfranco Fancello abbiamo preso a studiare l’argomento dopo una giornata intensa di lavoro. Eravamo al bastione Santa Croce. Stavamo prendendo l’aperitivo. Aperitivo con guttiau e ichunusa. Non ricordo il perché ma la chiacchierata è stata fugace. Da li ci siamo spostati a casa di Gianfranco ed in balcone abbiamo continuato a ragionare.
Ci chiedevamo come introdurre i processi di innovazione nella creazione delle politiche…
Poi il gruppo, piano piano si è allargato. Con noi da subito Francesco Atzeri, ingegnere; Emanuele Cabras, consulente; Simone Ferrari, professore in ingegneria; Marco Caredda, agronomo; Dandy Massa, architetto; Gaetano Nastasi, ingenere e tanti altri….
e ci siamo messi a scrivere i materiali preparatori del manifesto invece di stare a ragionare e basta… ci piace chiamarlo protosardegna 2050
Poi ci siamo allargati ancora si sono aggiunti: Mario Pingerna, commercialista; Manuel Floris, fisico, ricercatore; Paolo Boi, imprenditore sulle nuove tecnologie….
Abbiamo realizzato incontri con fibrillazione crescente a Cagliari, Ottana ad Oristano… attraverso un’azione collettiva la prima bozza del manifesto era pronta a dicembre del 2012, svariati coffe, aperitivi… ed infime lo statuto era pronto a Febbraio 2013.

Oggi….
Ora siamo un sistema di idee e di persone che coagula le attuali polverizzazioni grazie ad un’opera di sintesi ragionata delle intelligenze collettive, locali, identitarie e geneticamente legate ai saperi propri dei nostri territori
Affrontiamo il futuro con la leggerezza dei sogni dei bambini, nella convinzione di poterli realizzare, nella consapevolezza d’essere responsabilmente artefici del nostro futuro. Vogliamo sostenere che non è vero che in Sardegna nulla cambia, perché tutto cambia e siamo noi il meccanismo ed il processo del cambiamento; è questo il nostro messaggio: tutto cambia perché tutto deve cambiare, perché siamo e dobbiamo essere artefici e protagonisti attivi e responsabili di tutti i processi di miglioramento continuo che hanno ricaduta nella vita concreta di tutti i giorni.
Sostenibilità globale, economia della creatività, governance circolare, fiducia, coesione, rinnovamento etico e morale: un mondo a misura di bambino portatore di diversità è un mondo perfetto per tutti

Perché Sardegna 2050?
Per guardare oltre, lontano, per avere il coraggio di credere e sperare in un sogno di cambiamento, perchè il futuro cammina sulle gambe di chi lo costruisce e lo spinge insieme agli altri

Cos’è l’innovazione?
E’  il processo di cambiamento ed evoluzione sostenibili e continui
L’innovazione - a prescindere che sia di prodotto o di processo – è quell’insieme di strumenti, meccanismi e persone che attiva, genera e mantiene un processo che sia sostenibile dal punto di vista economico e sociale generando benessere.
Richiede leggerezza, spontaneità, capacità di rischiare, capacità di ascolto, fiducia, capacità di “sopportare” l’errore e il fallimento…
Ha una dimensione sia sociale (richiede la scoperta di altri innovatori) che antropologica (ciò che è innovazione deve essere possibile e realizzabile). E’  osare ma anche capire quando occorre “sporcarsi le mani” oppure “ indossare i guanti di velluto“
E’ multidisciplinarietà e interdisciplinarietà
E’ la capacità di esprimere un pensiero originale e di produrre idee e avere intuizioni insolite che aprono nuovi orizzonti

Progetti per il futuro
Sono in pista numerosi progetti sempre a favore della collettività (progetti di ricerca, di sviluppo locale, etc)

Ora stiamo portando avanti adotta un incompiuta http://www.retedeldono.it/progetti/sardegna-2050/parcomonteurro che procederà nella raccolta fondi con crowdfunding fino a dicembre (con anche la sua costellazione di eventi: torneo di basket il 26/05 a ottana; concerto a cagliari a monte claro il 27/06 coi sikitikis ed altre celebrità locali; degustazione prodotti a nuoro; evento teatrale a sassari),

Dopo che i laboratori avranno finito di imbastire il lavoro, si celebreranno altri incontri aperti e territoriali per arricchire le proposte e condividerle.

La nostra condizione attuale non è un problema ma una risposta, è una risorsa. dalla qualità della democrazia discendono le opportunità di crescita per i talenti. noi siamo qui ora perchè facciamo qualcosa per la nostra regione che non fa nulla per noi. i giovani, i pionieri, i visionari, le nostre generazioni non sono una categoria da proteggere o peggio da metter da parte ma sono gli unici veri attori possibili del cambiamento.
dobbiamo riuscire a visualizzare il nostro io futuro sganciato dal nostro io presente, sono diversi, devono essere diversi. togliamo la nebbia che ci impedisce di vederlo. non sovrastimiamo i costi del cambiamento. qual è l’io futuro della regione? io non voglio un sogno di seconda mano, voglio i pezzi di futuro nostri che sono già qui, con noi, tra di noi.
basta guardare ai pezzi di futuro qui presenti oggi per vedere il futuro stesso. le storie dei visionari, dei pionieri sono il primo capitolo del futuro, di quello che saremo, di quello che mangeremo, di quello che studieremo, di quello che la società avrà. non siamo soli, aiutiamoci reciprocamente a superare l’inerzia e la paura. diventiamo 1,6 milioni di pionieri ed allora le cose cambieranno. ci vorrà del tempo, questo è chiaro, ma il tempo è dalla nostra parte. ci vorrà del tempo è vero, ma il cambiamento è iniziato. sta a noi continuare a tenerlo vivo ed a renderlo operativo.
come visionario vorrei diventare inutile per sopraggiunta inutilità, perchè le persone hanno ripreso a sognare, a partecipare, a decidere in maniera responsabile. noi stiamo piantando alberi, questo facciamo, siamo la generazione che traghetta la situazione da quella che è ad un futuro plausibile, dobbiamo essere consapevoli di questa transizione.
noi abbiamo le soluzioni, le stiamo scrivendo, le andremo a discutere e migliorare nei territori. noi abbiamo le soluzioni, i problemi li lasciamo agli incapaci. che continuino a parlarne, l’unica cosa che sanno fare. non voglio più essere azionista del declino, voglio che utilizziamo responsabilmente l’essere socialmente utili. la solitudine è una sensazione non una realtà. il cambiamento è a costo zero, basta farlo. diventiamo attori di una rivoluzione collettiva e partecipata. qui ed ora. qui in sardegna. ora per il nostro avvenire.
non è possibile non essere attori del cambiamento. innovazione è coesione non generazione di conflitto. c’è bisogno di ritornare alle politiche, noi tutti siamo agenti di cambiamento. facciamo Sardegna 2050 perchè siamo pionieri, perchè non fare nulla è un lusso che non possiamo più permetterci.
non si ferma il maestrale con le mani. non ci sono più scuse.
noi siamo quello che facciamo. la Sardegna del 2050 siamo noi.
AVANTI TUTTA!

Chi è Nicola Pirina

Classe 1974, nato a Quartu Sant’Elena (Cagliari). Sardo. Figlio, fratello, marito, padre (2), amico. Laureato in Giurisprudenza. Specializzato in governance, sviluppo locale e processi d’innovazione. Esperto in consulenza strategica, management, ricerca & sviluppo. Project Manager con esperienza in attività di progettazione, coordinamento e comunicazione di progetti di sviluppo locale ed innovazione. Consulente senior con consolidata esperienza maturata in numerose attività consulenziali, anche all’estero, a favore di pubbliche amministrazioni e privati. Diverse start up avviate. Scrive per passione. A volte lo pubblicano.

One Response to Sardegna 2050: nuovo protagonista per l’innovazione

  1. [...] attivisti). Bene alcuni privati, soprattutto Tiscali e The Net Value. Sullo stesso terreno ottima l’iniziativa di Sardegna 2050. Ma c’è molto, tantissimo da fare. Per favore entriamo in uno spirito di emulazione, [...]

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