Franco Oliverio: la collaborazione con Gulp

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Progetto La Storia siamo noi. Cagliaritani. Franco Oliverio. Documentazione
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img_4265(…) Nel mese di maggio [1969] con un lungo articolo di Giammario Selis, denunciavamo l’operazione dell’Amministrazione comunale di Cagliari che avrebbe voluto trasferire gli abitanti di S. Elia per trasformare la zona in un quartiere residenziale. Una denuncia dura, esplicita che coinvolgeva anche la parrocchia. Il parroco di allora, aveva manifestato l’intenzione di querelare Giammario Selis per calunnia. Franco Oliverio, che già aveva una certa influenza nel quartiere, affrontò don Aramu, una sera, per convincerlo a cambiare idea. Stetti a spiare, da lontano, quel colloquio – con ovvia ansietà, visto sarei risultato coinvolto anche personalmente in quanto direttore del giornale -. Tutto andò bene. A partire dal mese seguente, anche Franco Oliverio avrebbe incominciato la sua collaborazione con il giornale. (Gianni Loy su Aladinpensiero)
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img_4268GULP UN PO’ DI STORIA. Una rilevante svolta politica di Gulp avvenne nel mese di aprile 1970, quando il giornale prese decisa posizione contro l’assalto fascista alla Facoltà di Lettere e Filosofia, svelando l’assoldamento di giovani sottoproletari di S.Elia, strumentalizzati dai picchiatori fascisti. Il Circolo dei giovani di Sant’Elia, animato da Franco Oliverio, registrò una serie di dichiarazioni di alcuni giovani di S.Elia, che, prezzolati quantunque ignari delle finalità dei fascisti, si prestarono all’operazione (le registrazioni furono pubblicate su Gulp dell’aprile 1970). L’assalto dei fascisti di cui si parla fu respinto e gli stessi ebbero la peggio nello scontro con studenti e professori della Facoltà, tra questi ultimi Girolamo Sotgiu. Con il numero di aprile 1970 entrano a far parte organica della Redazione Franco Oliverio (che già collaborava) e Mariano Girau. Ambedue tra gli esponenti più in vista dei “cattolici del dissenso” cagliaritani. Su Gulp la svolta politica fu evidenziata a partire dai numeri del 1971 con l’aggiunta del sottotitolo “CONTROINFORMAZIONE DI POLITICA E CULTURA”. L’ultimo numero di Gulp fu stampato nel maggio 1974 (Franco Meloni).
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One Response to Franco Oliverio: la collaborazione con Gulp

  1. […] Fu un complesso di iniziative che mutò il giudizio sul quartiere da negativo a positivo, o perlomeno ne attenuò lo stigma che lo perseguitava. Determinante fu l’azione della Chiesa con l’invio di un nuovo parroco, don Vasco Paradisi, coadiuvato da validissimi vice parroci (ricordiamo Armando Mura, Andrea Portas e Salvatore Loi) che dal 1970, successivamente alla visita del Papa Paolo VI, fecero della Parrocchia un centro di propulsione politico-culturale, facilitando alleanze ad ampio raggio con tutte le forze politiche e culturali del quartiere, in primis il Partito Comunista, la Democrazia cristiana e la Acli, le diverse formazioni della sinistra extraparlamentare, organizzate in un Comitato di quartiere pluralista e includente. Al raggiungimento di un compromesso (nel clima di quello storico) tra le principali forze politiche – il Partito Comunista e la Democrazia Cristiana, con la complicità della Parrocchia – che consentiva l’approvazione di un nuovo piano urbanistico per la costruzione di nuove case popolari e la ristrutturazione delle vecchie case esistenti, il Comitato fu sciolto, con un colpo di mano, perché in maggioranza non si accontentava dei risultati raggiunti. Fu evidentemente un errore. Come scrisse il prof. Umberto Allegretti (presente in sala), uno dei protagonisti delle lotte del quartiere: “La sua fine [del Comitato]… comportò un regresso ancora oggi non superato della organizzazione e della stessa coscienza politica del quartiere…” . Tutto è documentato nel “periodico di controinformazione” Gulp, che usciva in quel tempo con la direzione di Gianni Loy, capo redattore Franco Meloni e tra le…. […]

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