Oggi martedì 13 febbraio 2024

img_3442 Regionali, quante stranezze! Rifondazione e Liberu con Calenda!
13 Febbraio 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Bisogna ammettere che in Sardegna avvengono tante stranezze, cose inspiegabili a rigor di logica. Anzitutto Soru. Il suo nome è stato avanzato all’interno del centrosinistra. E’ stata preferita la Todde. Una persona sensata che fa? Accoglie la scelta e si mette a disposizione. Un dirigente fa così, mira a salvaguardare l’unità dello schieramento, anche perché questa […]
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Un commento del direttore:
W il libero arbitrio Andrea, ma dobbiamo avvertire che purtroppo potrebbe consentire che si ripetano fatti come l’omicidio di Abele da parte di Caino o la scelta dell’assassino Barabba contro l’innocente Gesù, Fuori di metafora, dobbiamo dire a tanti compagni: non siate complici della vittoria della destra, la peggiore destra inopinatamente al potere. Promuoviamo la partecipazione al voto, anche utilizzando il “voto disgiunto” previsto dalla pessima legge elettorale sarda. Il voto disgiunto è in generale uno strumento disdicevole, ma in questa legge può costituire un positivo strumento correttivo. Al riguardo ha scritto, di recente, Tonino Dessì, uno dei più acuti pensatori politici della nostra parte: “…il voto disgiunto può incidere per l’elezione del Presidente della Regione quando tra i due blocchi principali di liste coalizzate si verifica una condizione quasi di testa a testa. Il tal caso ha una sua funzionalità, anche scontando una certa imprevedibilità del risultato, perchè contribuisce a determinare univocamente il vincitore.” [https://www.aladinpensiero.it/?p=151771
]. Come veriosimilmente si verificherà in questa scadenza elettorale. Se si vuole salvare il salvabile in questa situazione non resta per tanti compagni ragionevoli che praticare appunto il voto disgiunto in favore della propria lista da una parte e della candidata presidente Alessandra Todde dall’altra. Non v’è commentatore politico indipendente (non parliamo evidentemente di noi, che siamo partigiani di Alessandra Todde) che attribuisca alla coalizione di Renato Soru se non un onorevole terzo posto – ammettiamo nella migliore delle ipotesi, un 20% ? – che lascia in ogni caso inesorabilmente fuori dal Consiglio il candidato presidente, Per lui pertanto un voto ininfluente. Pensiamoci bene tutti e ci pensino bene insieme a noi i sostenitori delle liste della coalizione di Renato Soru, i tanti che hanno a cuore la salvaguardia della nostra Regione dalle grinfie della destra fascista.
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