Io, Picasso e Cristina
Like Picasso e Original Picasso
- Maria Cristina Mocci
Sei anni fa, quasi, trattandosi del 7 luglio 2020, moriva a soli 60 anni, stroncata da un tumore, una carissima collega, Cristina Mocci. Ma perché la ricordo proprio in questi giorni? Presto detto: alcuni giorni fa sono stato con la mia famiglia a Barcellona e ci siamo recati, come a me è spesso capitato quando in visita alla capitale catalana, a visitare il Museo Picasso. Ci sono affezionato, anche perché vi sono opere del Maestro che mi è capitato di riprodurre. Più precisamente: che ho scopiazzato prescindendo dalle dimensioni dei quadri originali, e perfino, in certa misura dai colori utilizzati da Picasso. Mi permetto di mostrarvi sotto qualche esempio. Visitando come faccio sempre il box Office del museo, laddove si possono acquistare foto dei quadri e altre cose per lo più inutili, a mo’ di ricordini, vezzo a cui mai sfuggo, ha visto appeso alla parete una stampa riproducente un’opera di Picasso, che tuttavia non era esposta nel nostro museo, bensì in un museo di New York. Si tratta di uno dei quadri cubisti più conosciuti: ragazza davanti allo specchio. Non ho potuto che acquistarla (la stampa). Bene, oltre vent’anni fa, io riprodussi l’opera in una tela e la portai in ufficio, all’Universita’, per decorarne le pareti. La mia collega Cristina se ne innamorò, tanto da richiederla in dono. Cosa che feci molto volentieri. E Cristina mi disse: “Franco il quadro è mio, quando andrò in pensione me lo porterò con me”. Così senz’altro fece. Tutto qua. Ciao Cristina!
I falsi, molto falsi, d’Autore.
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