Chi aiuta i giovani a fare impresa?

CROWD28AP14
di Franco Meloni
Al termine del Seminario sul crowdfunding mi ha avvicinato Luca: “Senta, io ho un’idea d’impresa, abbastanza definita, in cui credo molto e voglio concretizzare. Ma non voglio fare sciocchezze. Prima di spendere denari (quei pochi che ho) ed evitare di buttarli dalla finestra, ho bisogno di parlarne con esperti che mi diano buoni consigli, che mi aiutino… A chi mi posso rivolgere? Bella domanda. Mentre ci penso, Luca incalza: “Per esempio a chi mi posso rivolgere in Camera di Commercio?”. Non lo so proprio, dico io, ma è una domanda che porrò al presidente della Camera. “Addiritura! – dice Luca – C’è bisogno di scomodare il vertice più alto”. Sì, rispondo io convinto: perchè questo è veramente uno dei problemi più seri che abbiamo rispetto alla lotta contro la disoccupazione, specie dei giovani. - segue - Cioè, abbiamo bisogno come il pane di disporre di buoni servizi per la costituzione delle nuove imprese e per il sostegno delle stesse soprattutto nella fase di avvio. Quanto esiste, è davvero poco, male organizzato e disperso tra vari soggetti istituzionali quasi per nulla tra loro collegati e collaboranti (salvo lodevoli eccezioni). Facciamone un elenco: la Regione, la Provincia (finchè c’è) il Comune, la Camera di Commercio, l’Università, la Scuola, l’Ufficio del Lavoro, la Sfirs… senz’altro ne ho dimenticato qualcuno. Tali enti devono accordarsi per creare adeguati “servizi all’impresa”. Tali servizi devono disporre di persone competenti e disponbili, impiegati stabili insieme con professionisti a tempo definito. Devono essere ospitati in locali e spazi adeguati con parcheggi sufficienti, nonchè facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici e dotati di tutti i supporti e i collegamenti info-telematici necessari. Chiediamo troppo? No, è il minimo. Crediamo che le risorse finanziarie (soprattutto con l’utilizzo dei fondi europei) e di altro tipo (locali, personale, etc) per realizzare tali servizi ci siano o siano reperibili senza grandi difficoltà. Con gli accordi tra le diverse amministrazioni si risparmierebbe molto, evitando gli attuali doppioni. Ci vuole, è vero, la volontà politica, quella che, a ben vedere, è ormai merce rara. La risposta dunque compete alla politica e ai politici a capo delle diverse istituzioni che abbiamo richiamato. E noi proprio loro, i politici, interpelliamo con decisione e urgenza!
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Servizi reali alla giovane impresa. Ne abbiamo parlato molte volte su Aladinews

Franco per start up

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