Monthly Archives: aprile 2013

Verso la candidatura di Cagliari Territorio Intelligente, eco-sistema dell’innovazione!

I MATERIALI IN RETE

In anticipo rispetto alle previsioni segnaliamo la messa in rete dei video dei relatori e il reportage fotografico del Convegno tenutosi questa mattina,  a cura della società Aservicestudio, che ringraziamo della grande disponibilità unita alla competenza professionale dimostrata anche in questa circostanza, segnalando che il servizio è stato effettuato gratuitamente nell’ambito della mission della medesima società in fatto di comunicazione dell’innovazione, in attuazione dei principi della “responsabilità sociale dell’impresa”. Ecco il link dove trovare i materiali, che saranno via via aggiornati fino a documentare per intero l’evento: http://www.aservicestudio.com/video%2013-04-19%20innovazione.htm

 

PRIMO COMMENTO A CALDO

Bene, benissimo il convegno organizzato dalla Camera di Commercio e dal Centro Studi Relazioni Industriali di Cagliari. Relazioni di grande livello quantunque tutte concentrate nel tempo di 15-25 minuti. La sala della Camera era piena. I partecipanti in prevalenza giovani startupper e aspiranti imprenditori. Rispettato in pieno il programma. Dopo i saluti istituzionali camerali, tutti presenti i relatori. Tra le sorprese l’intervento dell’assessore comunale Barbara Argiolas, dell’imprenditore Mario Mariani, del direttore della Confesercenti Nicola Murru. Nei prossimi giorni in alcuni siti isituzionali e no (tra questi ultimi Aladin e Aservice) saranno pubblicati i documenti video, le slides e i contributi scritti. Prepariamoci ad ulteriori scadenze verso la candidatura di Cagliari Territorio Intelligente, eco-sistema dell’innovazione!

Convegno INNOVAZIONE e START UP INNOVATIVE 19 aprile 2013 Camera di Commercio – Centro Studi Relazioni Industriali Cagliari

 

Innovare e praticare nuovi modelli di sviluppo per il paese. Il ruolo della Camera di Commercio

di Giampiero Lecis *

Concordiamo in toto con il concetto secondo cui l’innovazione di prodotti e di processi, in tutti i campi dell’economia ma anche della società e delle istituzioni, sia la condizione necessaria per l’uscita dall’attuale situazione di crisi, mentre si delineano nuovi scenari e si vogliono praticare nuovi modelli di sviluppo del paese.

Quantunque il campo dell’innovazione sia a 360°,  in questa sede si focalizza l’attenzione sull’innovazione nel mondo delle imprese, nel quale – lo riconosciamo – i comportamenti e le iniziative innovative, convivono con comportamenti ostativi rispetto all’innovazione. Purtroppo la parte del mondo dell’impresa che non riesce ad innovare e pertanto a gestire i processi di cambiamento è tuttora di rilevante consistenza, differenziata da settore economico a settore economico e rispetto alla collocazione geografica delle imprese medesime.

L’innovazione è un’esigenza vitale delle imprese, possiamo dire “di sopravvivenza”, a tal punto che la mancata innovazione nel medio periodo ne provoca la morte o come minimo la crescente marginalizzazione rispetto al mercato. Nonostante tale esito nefasto ed inevitabile,  molte imprese si ostinano a non innovare, spesso giustificando tale atteggiamento a causa dei costi connessi all’innovazione non sopportabili dalle imprese soprattutto nell’attuale pesantissima situazione economica. Ovviamente si possono comprendere le difficoltà delle imprese nell’attuale quadro di profonda crisi dell’economia (e non solo) e si deve ammettere che, fatte salve alcune eccezioni, l’impresa non è in grado di autofinanziare, se non in piccola parte, i costi connessi ai processi di cambiamento. Basti pensare ai costi della formazione e dell’aggiornamento del personale, ai costi della ricerca/sviluppo, etc. Tale situazione è nota da tempo e non è sfuggita alle organizzazioni pubbliche che per propria missione sostengono l’introduzione dell’innovazione nelle imprese. Le politiche di incentivazione dell’innovazione sono ormai ampiamente praticate, anche se non sempre con efficacia ed efficienza.

Spesso fattori di inefficacia e di inefficienza sono dovuti alla polverizzazione degli interventi o ad interventi a sostegno all’innovazione posti a carico di troppi soggetti che agiscono in maniera scoordinata.

Un esempio negativo di tale situazione lo abbiamo proprio in Sardegna, laddove sull’innovazione agiscono numerosi soggetti istituzionali, troppo spesso scoordinati, incapaci di concordare un composito e coerente quadro di interventi. Non è di per se negativo che sussista una pluralità di soggetti pubblici che sostengono l’innovazione, laddove si miri a raggiungere la più vasta platea delle imprese esistenti e di quelle che devono costituirsi. E’ invece senza dubbio negativo che tra i diversi soggetti pubblici non vi sia dialogo e concertazione rispetto ai diversi interventi, i quali richiedono appunto una chiara univoca direzione. Le politiche dell’innovazione sono oggi finanziate in modo consistente e particolare dall’Unione Europea, in misura sempre più ridotta dai singoli stati, dalle regioni e dagli enti locali. Spesso questi ultimi (stati, regioni, enti locali) sono soggetti erogatori delle risorse finanziarie comunitarie. Ma dobbiamo rammentare che lo stato e le regioni spesso cofinanziano con fondi propri gli interventi per l’innovazione.  In quasi tutti i contesti poi anche il privato che vuole utilizzare le opportunità di incentivazione deve partecipare alle spese attraverso il cofinanziamento.  E’ questa una criticità che a volte impedisce alle imprese di intraprendere il cammino dell’innovazione. Non ci sono soldi e i soldi per innovare non esistono nelle disponibilità di molte aziende private, grandi e piccole che siano. Ma discorso analogo si può fare per quanto riguarda il cofinanziamento pubblico spesso bloccato dai “patti di stabilità”. Gli interventi di finanziamento dell’attività innovativa (il credito all’innovazione) sono inadeguati, e solo oggi si mettono in campo iniziative a sostegno soprattutto della giovane impresa (a partire dall’impresa giovanile, da quella femminile, da quella delle periferie  del sistema). Al riguardo sono molte e diversificate le forme di sostegno al credito: dal micro credito alle forme di partecipazione di capitale pubblico alle piccole imprese (seed capital) alle forme innovative quali il crowd funding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento). Si tratta sostanzialmente di un processo collaborativo di gruppi di persone e/o singoli che investono il proprio denaro per sostenere gli sforzi di altre persone ed organizzazioni.

I processi di innovazione sono anche sostenuti da una legislazione di favore, la quale, quantunque tuttora eccessivamente frammentata e sottoposta a persistenti vincoli burocratici, va comunque delineandosi con evidenti progressi misurabili nel tempo. Si cita come esempio la recente normativa in materia di start up innovative e di incubatori di start up innovative (decreto legge 18 ottobre 2012, n.179, convertito con la legge 17 dicembre 2012, n. 221), oggetto dell’iniziativa di oggi. Al riguardo si segnala la costituzione di un apposito “tavolo di lavoro”, allo stato informale, al quale partecipano la Camera di Commercio, il Comune di Cagliari, il Centro regionale di programmazione, Sardegna ricerche, il Banco di Sardegna, l’Università di Cagliari e alcune Associazioni di categoria. La necessità di formalizzazione di tale iniziativa comporterà conseguenti decisioni da parte degli organi di governo delle diverse istituzioni coinvolte, che speriamo non tardino.

Questo ad indicare che, al di là della difficile risoluzione del connubio “scarse risorse e innovazione”, si osserva un interessante fermento rispetto alla costituzione di nuove imprese innovative che richiama l’interesse di giovani, ma non solo, altamente specializzati e che può richiamare l’attenzione di capitali di investimento privati. Questo interesse, che la stessa Camera di Commercio di Cagliari ha potuto rilevare nel territorio, va coltivato con estrema attenzione e cura, perché rappresenta una chiave di sviluppo del territorio e anche una vetrina per mostrare le nostre eccellenze, fatte di idee di impresa che sanno competere con il resto del mondo. Questo convegno nasce da queste considerazioni.

Sommariamente descritto il nuovo contesto in questa sede, riferendoci all’intervento del presidente della Camera,  vogliamo ulteriormente rimarcare  il ruolo delle Camere di Commercio, con specifico riferimento alla Camera di Commercio di Cagliari, la quale peraltro ha da tempo stabilito di intervenire per favorire l’innovazione sia nelle imprese esistenti sia in quelle di prossima costituzione.

Al riguardo si fa preciso riferimento alla Relazione Previsionale e Programmatica del 2013 (http://images.ca.camcom.gov.it/f/operazionetrasparenza/re/rel_prev_prog2013.pdf ) e a documenti connessi, che segnano chiari impegni programmatici a cui si accompagnano  importanti risorse per le attività di innovazione.

Proprio nella seduta camerale nella quale è stata approvata la relazione previsionale e programmatica io stesso ho posto in rilievo la necessità di agire in modo sistemico.

Mi permetto fare preciso riferimento testuale, tratto dal verbale del Consiglio Camerale del 17 dicembre 2012 (approvazione Relazione Previsionale Programmatica 2013): nel suo intervento il consigliere Giampiero Lecis, sottolinea l’importanza di investire adeguate risorse camerali sull’innovazione e di concorrere, unitamente ad altri soggetti pubblici e privati, all’assegnazione di risorse comunitarie e nazionali, anche alla luce della recente conversione del cd. decreto Sviluppo [decreto legge 18 ottobre 2012, n.179, convertito in legge  17 dicembre  2012, n.221]; propone pertanto  di istituire un’apposita Commissione consultiva, integrata da esperti provenienti dall’ambito accademico, che porti a unità i diversi programmi camerali sul tema (premio innovazione, fondo seed capital, Cagliari territorio intelligente, promozione start up innovative, etc), integrandoli in un’ottica di sistema con l’azione delle altre istituzioni del territorio.

L’intervento richiamato ci consente di collegare l’attività autonoma della Camera (e del sistema camerale governato da Unioncamere)  con le altre iniziative, soprattutto quelle finanziate con risorse comunitarie.

Al riguardo si rende necessario un rafforzamento dell’iniziativa camerale, sia per quanto si può ancora fare per orientare risorse residue dell’attuale fase di programmazione 2006-2013, sia soprattutto in relazione al necessario impegno rispetto alla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 Vedasi al riguardo il recente documento – 9 gennaio 2013 – della Commissione Europea sull’imprenditorialità 2020:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2012:0795:FIN:IT:PDF, nonché il documento metodologico del Ministro per la coesione territoriale per la programmazione dei fondi comunitari 2014-2020:

http://www.coesioneterritoriale.gov.it/metodi-e-obiettivi-per-un-uso-efficace-nel-2014-2020/ .

 

La Camera partecipa ai cosiddetti “tavoli di parternariato” per la programmazione dei fondi comunitari, istituiti presso le Autorità di gestione dei diversi fondi, ma fino a questo momento lo ha fatto in misura insoddisfacente. Rammentando che le Camere di Commercio, per la loro natura pubblica e per la loro funzione, possono gestire direttamente fondi comunitari, (utilizzando parte di essi anche per la fase organizzativa), intendiamo superare senza indugi le attuali carenze. Rientra nelle direttive di riordino e rilancio dell’organizzazione camerale l’ attivazione di una struttura permanente dotata di adeguate risorse materiali e di personale professionale, in grado di progettare e gestire l’utilizzazione dei fondi comunitari, sulla base delle indicazioni previste dalla regolamentazione dell’Unione Europea.

In questa direzione si situa  la decisione del sistema camerale sardo di rafforzare la struttura camerale Unioncamere regionale, secondo le indicazioni della normativa di riforma (art. 6 della legge 29 dicembre 1993, così come modificata dal d.lgs 15 febbraio 20101, n. 23).

Un capitolo a parte meriterebbero i rapporti del sistema camerale e della Camera di Commercio di Cagliari con le Scuole, le Università e gli altri Centri di Ricerca. Nel presente intervento non si tratta tale argomento, ma si vuole sottolineare la necessità di un “salto di qualità” di tali relazioni, che vedano un maggiore protagonismo della Camera e del sistema camerale soprattutto in relazione alla diffusione di un’adeguata cultura d’impresa.

Certo che dall’iniziativa di oggi scaturiranno chiarimenti e interessanti indicazioni per le iniziative di innovazione in favore del nostro territorio, auguro buon lavoro a tutti i convenuti.

Cagliari, 19 aprile 2013

* INNOVAZIONE e STAR UP INNOVATIVE

Cagliari 19 aprile 2013

 Convegno promosso dalla Camera di Commercio e dal Centro Studi Relazioni Industriali

Intervento scritto presentato dal consigliere camerale Giampiero Lecis

Gli OCCHIALI di PIERO

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CON LA MATEMATICA NON SI SCHERZA
Marini prende 224 voti in meno del previsto. Rodotà 30 in più del previsto.
Secondo il parere di un certo Enrico Rossi, Presidente della regione Toscana, sono stati bocciati entrambi. No, caro Rossi, c’è chi ha perso e c’è chi ha guadagnato.
Così si fanno i conti dalle nostre parti. Ma si sa che i toscani son burloni.
Fate primarie vere, vediamo se restano in ballo gli Amato, i D’Alema, i Violante…

UNA COSA E’ CERTA
Nella vita si vive più di dubbi che di certezze.
In politica poi niente è mai sicuro al cento per cento.
Non si può dire ancora come andrà a finire.
Una cosa però si può dire con sicurezza:
chi ha seminato vento ha raccolto tempesta e
NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA.
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RICCARDO BACCHELLI
Nasce a Bologna il 19 aprile 1891. Col romanzo “Il diavolo a Pontelungo” (1927) ha il suo primo successo letterario. Nel romanzo descrive l’ambiente anarchico emiliano di fine ’800, ritraendo efficacemente le figure di Bakunin e di Andrea Costa. Raggiunge il culmine della fama con “Il mulino del Po”, la cui riduzione televisiva (1963), con il protagonista interpretato magnificamente da Raf Vallone, inchioderà davanti alla TV (in bianco e nero, Rai Uno) milioni di telespettatori. Bacchelli non era laureato, ma ebbe due lauree honoris causa da Bologna e da Milano. Ha dato il suo nome alla legge Bacchelli (1985), concessione di un vitalizio a cittadini illustri che versano in condizione di povertà. Il vitalizio gli pervenne, meglio tardi che mai, due mesi prima della morte, 8 ottobre 1985, alla “bella” età di 94 anni.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Per qualche giorno dovrò privarmi del piacere della vostra compagnia.
Stateve buono, a presto.

Bomeluzo per voi

Bomeluzo Visioni

Bomeluzo per te


VIENI, VEDI, CHIEDI, COMMENTA… COMPRA, SE VUOI. SIAMO IN CORSO VITTORIO EMANUELE II, n. 425 a CAGLIARI

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a cura di Aservicestudio srl Cagliari – Campagna pubblicitaria Bomeluzo srls

Gli OCCHIALI di PIERO

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MAJAKOVSKIJ. MARISA MUSU. E’ il crepuscolo degli idioti…
RILEGGIAMO MAJAKOVSKIJ
Non rinchiuderti partito nelle tue stanze, resta amico dei ragazzi di strada.

La LAMPADA di ALADIN

Auguri a frate Agostino nell’anno di Francesco

Auguri con tanto affetto e riconoscenza a padre Agostino Pirri che oggi ha compiuto 83 anni.

Augurius cun affettu e reconoscenzia a para Agostinu Pirri chi oj fait 83 annus. Bonu traballu e chi Deus ti ‘ongiat su tempus chi serbit po sighiri a fai totu su beni chi as a porri fai ancora po atrus medas annus!

Il vuoto: nuovo libro di Carla Deplano

Il vuoto di Carla Deplano

La storia di Cecilia è la storia di una donna alla ricerca di sé, che ripercorre le tappe della sua esistenza, passata e presente, dando voce a tutto ciò che voce non aveva mai avuto. Attraverso l’incontro fatidico con un uomo molto particolare, Cecilia scopre per la prima volta di poter ascoltare il suo dolore, la sua angoscia, la sua fatica e di potersi riappropriare del diritto di esistere. Di poter, d’un tratto, abbandonare la maschera e far scorrere su una tastiera lettere che una accanto all’altra formano le parole della sua vita. (segue)

IL Consiglio comunale di Cagliari ricorda oggi Giuseppe Fiori

Oggi, mercoledì 17 aprile 2013, in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, il Consiglio comunale di Cagliari ricorderà la figura di Giuseppe Fiori.

A celebrarne il ricordo, alla presenza dei familiari, sarà il sindaco Massimo Zedda in apertura della seduta dei lavori dell’Aula.

Verso il Convegno “Innovazione e start up innovative”

Pubblichiamo nuovamente l’articolo di Dolores Deidda che ci sembra rafforzi la necessità di investire nell’innovazione (attraverso la giovane impresa innovativa e non solo) in modo particolare nel cagliaritano, che può legittimamente candidarsi al ruolo di “territorio intelligente”

Cagliari e sua area vasta quasi una Silicon Valley

di Dolores Deidda *
La stampa nazionale, con articoli recenti e meno recenti di Il Sole24Ore, La Repubblica, La Stampa ed una ricerca (CERPEM per INVITALIA) sul Mezzogiorno tecnologico di giugno 2012, ha rotto il silenzio degli organi di stampa e dei mass media sardi sul fatto che il polo ICT di Cagliari ancora esiste, si espande e produce innovazione. Da svariati anni (esattamente dal 2004) questa realtà produttiva non veniva più indagata. La difficile situazione di Tiscali aveva indotto gli scettici osservatori locali (che ancora liquidano come bolla la più innovativa, sia pur discontinua, esperienza di imprenditorialità originata nel territorio sardo) a ritenere che la scommessa fatta alla fine degli anni novanta fosse irrimediabilmente persa. Cagliari e la Sardegna non potevano più aspirare ad un futuro tecnologico o quanto meno ad un futuro che passasse per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, un terreno su cui Davide non era riuscito a sconfiggere Golia.

Gli OCCHIALI di PIERO

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FRANCO MARINI.QUESTA L’AVEVO GIA’ RACCONTATA
Ma adesso ritorna con prepotenza dal passato e si proietta nel futuro.
Manifestazione sindacale e popolare, comizio in Piazza del Carmine.
Apparve un uomo come un profeta, lunga barba e piedi nudi.
Teneva alto un cartello: “LA FINE DEL MONDO”. Parlava Franco Marini.

ARRIVA LA SORPRESA
Come volete considerarlo? Il primo Presidente PD? Il secondo DS? Il sesto DC?
Mi aspetto 24 ore di indignazione e minacce di esodo, di proclamazione di partito indipendente soltanto federato, infine la promessa che la Sardegna avrà un tavolo a Roma, con protesi allungabile, garantito da un’ampia maggioranza. Amen.

FALCO ACCAME
Auguri a Falco Accame che compie oggi 88 anni. Nato a Firenze, già ufficiale superiore della Marina, politicamente impegnato. E’ stato consigliere comunale a Roma, regionale in Liguria, deputato socialista. Ha denunciato gli affarismi e le oscure finalità presenti all’interno delle forze armate. In particolare ricordiamo l’impegno a favore dei soldati ammalati da uranio impoverito, tra cui molti sardi.

STORIA SARDA
17 aprile 1793. Giacomo Pes, marchese di Villamarina, combatte valorosamente a Nizza contro i francesi. Il re Amedeo III era intenzionato a riconquistare Nizza e Savoia. Per i suoi servigi il marchese diventerà amico di Carlo Felice e di Vittorio Emanuele, comandante della Piazza di Cagliari e vicerè. Così parla di lui Giovanni Putzolu nella mia opera “Sa congiura de Palabanda”: “… Giacu Pes de Villamarina: rozzu, barrosu, ignoranti, postu a guvernai sa cittadi. Bella prenda!”. Putzolu morirà impiccato nel 1813.

Verso il convegno Innovazione e start up innovative: documentazione utile

>>> DOCUMENTI DA SCARICARE (dal sito MISE):

Legge 17 dicembre 2012, n. 221 (DL Crescita 2.0 recante norme su startup)

Rapporto “Restart, Italia!” della Task Force sulle startup

Rapporto “Restart, Italia!” della Task Force sulle startup (English version)

Rapporto “Restart, Italia!” – Executive summary

Rapporto “Restart, Italia!” – Executive summary (English version)

Executive summary of the new Italian legislation on start-ups (English version)

Executive summary della nuova normativa sulle startup

Infocamere – Guida sintetica alla registrazione delle startup innovative

Decreto incubatori – in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

Startup – Bilancio di un anno di Governo, stato dell’arte, iniziative recenti

Bando per il sostegno di start up in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia (MIUR)

- Iscrizione all’evento (facoltativa) su fb  -

Gli OCCHIALI di PIERO

  • Anatole France, Benedetto XVI, Charlie Chapin…
    ANATOLE FRANCE
    Nasce a Parigi il 16 aprile 1844. Cambierà il nome Jacques François Anatole Thibault in Anatole France, giacchè suo padre, libraio si faceva chiamare France Libraire.

Innovazione. Pubblicate le linee guida del Mise per i Contamination Lab

Contamination Lab: cosa sono?

Ecco le linee guida del Ministero dello Sviluppo Economico

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/CLab-LineeGuida-12marz13.pdf

 Il Contamination Lab (CLab) in Aladinews