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Oggi lunedì. lunis, 27 aprile, de abrili 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: domani Sa die de sa Sardigna, già in corso iniziative in tutta la Sardegna.
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ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

Po ‘sa die de sa Sardigna’ 2015

UserFiles-Image-News-7958_25-aprilesantefisio duelogo-sa-die-F-Figari-300x173Sa die RAS.
Po ‘sa die de sa Sardigna’ 2015

Sa die de sa Sardigna (28 aprile) congiunge ogni anno la festa della liberazione dalla dittatura nazi-fascista (25 aprile) alla festa del lavoro (1 maggio) che in Sardegna è pure festa del martire testimone della fede cristiana, S. Efisio.
Nel loro svolgersi i Sardi sono chiamati a percorrere le strade delle città e dei paesi portando i segni che richiamano i significati dei propri valori: la libertà da ogni oppressione, l’affermazione della propria identità, la fede in valori metastorici.
Sa die de sa Sardigna, memoria del triennio rivoluzionario (1793- 96) e della cacciata dei Piemontesi il 28 aprile 1794, rappresenta la data d’inizio della Sardegna contemporanea per tre ragioni: la contestazione dell’ancien regime, comune alle rivoluzioni europee della fine del Settecento; la rivolta del popolo e della classe dirigente sarda per la riaffermazione della propria costituzione esprimentesi nel Parlamento stamentario; la volontà di dirigere l’economia, la società, la cultura.

Procurade de moderare, barones, sa tirannia… rappresenta il perenne grido dei diritti storici del Popolo sardo.

Martedì prossimo, festa nazionale del Popolo sardo, a partire dalle ore 9,00, le associazioni culturali si riuniscono nel Salone del Palazzo Regio in Cagliari, il palazzo del potere conquistato allora dal popolo cagliaritano in rivolta in sa die de ‘acciappa.
Per le ore 10,30 il Comitato invita i cittadini a partecipare alla S. Messa celebrata in duomo dall’arcivescovo mons. Arrigo Miglio.

I Sardi di oggi vogliono essere i continuatori di quei valori di libertà, uguaglianza e fraternità, nell’impegno per l’affermazione della propria identità, di orgoglio del proprio passato e di coraggioso impegno per il futuro.

Buona festa:
per il 25 aprile, per sa die de sa Sardigna, per il 1° maggio 2015

IL COMITATO PER ‘SA DIE DE SA SARDIGNA’

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verso sa die de sa Sardigna

logo-sa-die-F-Figari-300x173Sa die RAS.
- Eventi da oggi 24 fino al 30 aprile 2015.
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Sa die de sa Sardigna 2015

logo-sa-die-F-Figari-300x173- Ecco il sito dedicato con il programma.La pagina fb.
Sa die RAS. Video della conferenza stampa di oggi 23 aprile organizzata dall’assessore regionale Claudio Firino (Produzione EjaTv 2015).
- Sa die in Casteddu (pagina fb).

Verso martedì 28 aprile (e oltre) Sa die de Sa Sardigna

logo-sa-die-F-Figari-300x173Nuovi quattro mori stemmaInformazione istituzionale RAS: approvata in vai definitiva la delibera con il programma delle attività 2015 (Delibera del 17 aprile 2015, n. 17/1. Programma attività 2015 “Sa Die de sa Sardinia” e attività collaterali. Approvazione definitiva).
Sa die RAS- L’assessore alla Cultura Claudia Firino ha aperto una pagina fb sulle iniziative de Sa die 2015. Ecco il link: https://www.facebook.com/sadienoa?fref=ts .
- Conferenza stampa di presentazione de Sa die de Sa Sardigna: è stata convocata dall’ufficio stampa della RAS per domani, giovedì 23 aprile, alle ore 11, presso la biblioteca regionale di Viale Trieste 137.

Dolore, lutto e poi?

Naufragio con 700 morti, lutto cittadino in tutti i Comuni sardi
Necessità di una una Mare Nostrum Europea
lutto700 persone in cerca di speranza muoiono annegate nel nostro mare, è una tragedia immane.
Tragedia nella tragedia sono molte, sicuramente troppe, delle reazioni violente e razziste ad essa.
Vorrei giustificarci, vorrei poter almeno sostenere che un popolo in http://www.aladinpensiero.it/wp-admin/options-permalink.phpcrisi, schiacciato e con le spalle al muro, sia naturalmente spinto all’odio, all’egoismo e alla rabbia contro chiunque.
Ma ho conosciuto e vissuto realtà di povertà estrema dove si divide il poco pane che c’è, dove la solidarietà e l’empatia non si fermano neanche davanti all’indigenza.
Possiamo essere migliori di così. Restiamo umani. Sempre.
Piangiamo queste morti come nostre e agiamo con la forza e la determinazione di chi ha perso dei fratelli.
(marcomeloni)
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Tutti i giorni migliaia di persone tentano di attraversare una frontiera per cercare condizioni di vita migliori e si sentono come puntini neri dispersi nel cielo e sospinti dal vento e dal destino.
(Lhasa de Sela – La Frontera)
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- La sorda Europa
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medici senza frontiere per i 7oo morti
700 migranti morti nel #CanalediSicilia: la responsabilità è delle politiche europee che, di fronte a migliaia di disperati in cerca di protezione sul continente, chiudono le frontiere costringendoli a rischiare la vita in mare.
Chiediamo agli stati membri dell’Unione Europea l’avvio urgente di attività di ricerca e soccorso in mare su ampia scala, per evitare altre morti nel Mediterraneo. ► http://bit.ly/1OYEsfL

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Verso Sa die sa Sardigna. Riconquistare il mare per riconquistare la libertà
logo-sa-die-F-Figari-300x173Giovanni Lilliu, intervista rilasciata a Francesco Casula per Cittàquartiere, nel maggio del 1987.

Dall’intervista a Giovanni Lilliu di Francesco Casula su Cittàquartiere del maggio 1987 (Nuova serie anno II n. 3-4 marzo-maggio 1987).

Professore, contro un luogo comune diffuso qui da noi ma anche fuori, di una Sardegna storicamente “chiusa” nel suo guscio, lei ha sostenuto anche recentemente proprio in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico [si trattava dell'Anno accademico 86-87 dell'Università di Cagliari], la tesi del popolo sardo “navigatore”.
Esattamente. Ho parlato della Sardegna aperta alle comunicazioni esterne, a relazioni e al commercio, anche contro la tesi dello storico Lucien Febvre che contrappone la nostra Isola “conservatoire” alla Sicilia, crocicchio di incontri e commerci. Fonti storiche, letterarie, reperti archeologici alla fine del secondo millennio a.C. ci documentano che la Sardegna riceve ceramiche dal mondo Miceneo e nello stesso tempo esporta manufatti, ceramiche e prodotti minerari nell’Italia centrale e nella Sicilia.
(…) Ancora oggi inoltre possediamo centinaia di navicelle di bronzo delle botteghe sarde, conservate nei musei della Sardegna – a Cagliari in particolare – e all’estero. Moltissime ne sono state trovate nelle necropoli etrusche. Lo storico e geografo Strabone parla dei Sardi che pirateggiavano le coste di Pisa.

Professore, ma quand’è allora che i Sardi si “chiudono” e iniziano a porre in atto quella che lei chiama “costante resistenziale”? Fin dai Fenici?.
No, dopo. I Fenici praticarono un colonialismo di mercato non di piantagione. Non tolsero la libertà all’isola: la loro egemonia fu mercantile non politico-militare. Questa iniziò con i Cartaginesi e i Romani. I Sardi la “resistenza” iniziarono a dimostrarla nelle guerre combattute contro Cartagine e poi via via – ecco la “costante” contro i Romani, nelle grandi guerre sardo-catalane, durante quasi un secolo, nella cacciata dei Piemontesi, nei Moti Angioini, nelle sommosse di “Su Connotu”. E poi vi è la resistenza  ”passiva”, contro la gente che viene da fuori, dal mare. In sintesi direi che la resistenza inizia quando l’isola perde la libertà e sovranità ed è assoggetata alle potenze straniere, quando intorno al 510 i Cartaginesi sconfiggono gli indigeni e respingono i Sardi verso le riserve (le zone interne) privati del mare. Di qui la battaglia strategica, oggi quanto mai attuale, di “riconquistare” il mare per riconquistare la libertà.


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F Figari-cantiere navale CCIAA Ca

Oggi giovedì, giobia, 2 aprile 2015

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aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: Iniziative per sa die de sa Sardigna. – I riti della Settimana Santa nel centro storico di Cagliari.
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Iniziative dal basso per Sa die de sa Sardigna

logo-sa-die-F-Figari-300x173Messaggio dalla pagina fb
Il 28 aprile 2015 si celebra Sa Die de Sa Sardigna.
Tanti di noi vogliono ricordarla. Non ha senso farlo da soli. Dobbiamo essere tanti, e fare in modo che questa data rimanga viva nel presente. È una festa di popolo, di chiunque si senta sardo.

Nella “riunione zero del 2 aprile” raccogliamo le adesioni di tutte le associazioni interessate all’evento. Ragioniamo su quante e quali attivita organizzare, come reperire le risorse indispensabili per la loro realizzazione. Stabiliamo dei compiti, strutturiamo una rete di contatti per sveltire i passaggi organizzativi e agevolare la comunicazione.
sa die giovaniL’appuntamento è in PIAZZA SAN SEPOLCRO nel quartiere Marina a CAGLIARI, ore 20. Se il tempo non ci aiuta, o non siamo un numero troppo grande, ci trasferiamo nella sede della CSS (Confederazione Sindacale Sarda) in via Roma n72.
Lo ribadiamo una volta di più: è invitato a dare il proprio contributo chiunque sappia dire CIXIRI :)
A giobia!
#cixiri #naracixiri #SaDie2015

Sa die de sa Sardigna 28 aprile

SardegnaIndustre pro Aladin

Sa die de sa Sardigna 2015
Dipinto di Filippo Figari, Sardegna Industre, 1925, olio su tela, aula magna dell’Università di Cagliari (Università della Sardegna).
Sardegna Industre simboleggia “il benessere che reca lo studio delle scienze in pro dell’agricoltura e dell’industria della Sardegna. In primo piano, a sinistra un gruppo di donne in costume che significano la prosperità della terra e proteggono la nuova generazione; a destra, lavoratori della terra, del mare, delle officine; al centro la Sardegna Universitaria che regge la bandiera sarda dei quattro mori, ed ha a sinistra l’abbondanza e a destra l’Industria che frena i cavalli” (R. Carta Raspi, 1929).
Filippo-Figari-Sardegna-industrelogo sa die F Figari
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Sa die de sa Sardigna martedì 28 aprile 2015
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sadie4