Oggi martedì 18 marzo 2025

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Alcune elementari note per la pace
17 Marzo 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Si è manifestato sabato per l’Europa, deve però ammettersi che questa Europa è scarsamente credibile e attraente. Fa ragionamenti e proposte poco razionali e delibera cose pericolose. Prima di tutto, anziché una pace definitiva fra Russia e Ucraina, sposa l’idea di una tregua, tacciano le armi per 30 giorni. Ora, se si fermano i […]
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La Sardegna di Enrico Besta

img_2292E’ in libreria l’ultimo libro di Mario Girau, “La Sardegna di Enrico Besta – Itinerario storico nel Medioevo Isolano” [Metis Accademic Press, Quartu S.Elena, 2025, €18]. Un viaggio nella storia della Sardegna medioevale sotto la guida di un grande maestro, Enrico Besta, tra gli iniziatori degli studi sulle istituzioni politiche, giuridiche e sociali della nostra isola. Poco più di un “ripasso”, un rinfrescare la memoria, per riscoprire e non dimenticare la sofferta bellezza di alcuni secoli sardi caratterizzati da una forte originalità rispetto alla storia di altre regioni italiane.[Dalla controcopertina].
img_0157Mario Girau collabora con i quotidiani La Nuova Sardegna, Avvenire e Conquiste del lavoro, il settimanale Famiglia Cristiana; dirige il mensile “Voce serafica della Sardegna”. Per molti anni capo ufficio stampa della Cisl sarda, dal 2011 al 2017 presidente regionale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana. Ha curato con fra Efisio Schirru la miscellanea “Ecce Sardinia Mater tua” (Studi Mercedari, 2008). Nel 2023 ha pubblicato Aiò a Cresia. Testimoni e maestri (PFTS, University Press). Attualmente è presidente del MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) della Diocesi di Cagliari.

Manifestazioni del 15 marzo 2025. The day after

img_2291 Comunicato di Comitato Marcia PerugiAssisi (…)
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Tonino Dessì su fb
(…) , anche ammettendo un riflesso difensivo (ma non quello del ReArm Eu), che rimetta in sesto le esigenze di sicurezza continentale, non è quella l’Europa che serve.
Non si può vagheggiare alcun improbabile e improponibile suprematismo, ma neppure praticare alcuna chiusura a riccio minoritaria e nostalgica.
Serve un’Europa illuminata da un respiro universalista, umanista, progressista, democratico, plurale, cooperativo, inclusivo, attraente e attrattivo.
Ancora ne siamo sideralmente lontani.
Ma l’asta del salto è fissata a quell’altezza: o la si raggiunge o ci aspetta la polvere.
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Per un’Europa di pace
Contro la guerra e la corsa al riarmo, sabato 15 marzo abbiamo portato a Roma, nella piazza per l’Europa, la bandiera di Aldo Capitini, la bandiera della PerugiAssisi, la bandiera della pace e del disarmo, la bandiera della nonviolenza.
Ed è stata un’altra occasione per dire “Disarm Europe!” L’Europa che vogliamo è un’Europa di pace, un’Europa che deve ricominciare a lavorare per la pace, che deve fare ogni sforzo per fermare le guerre. Non per alimentarle. Senza usare due pesi e due misure. In Ucraina come a Gaza.
Per ore e ore hanno tentato in tutti i modi di farci chiudere la bandiera della PerugiAssisi ma non sono riusciti ad impedirci di dire che “La bandiera dell’Europa e la bandiera della pace camminano insieme”.
Ci hanno escluso dal palco ma non ci potranno impedire di continuare ad impegnarci per la pace, contro il mostro della guerra e i piani di chi ci sta trascinando nel suo vortice, rendendoci ogni giorno più poveri e vulnerabili. La lotta per la pace è la lotta per il futuro.

Oggi lunedì 17 marzo 2025

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Sardegna: due questioni per una migliore democrazia regionale
17 Marzo 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Mentre si è positivamente aperta la discussione sulla riforma della legislazione elettorale regionale mirata alla restaurazione di una accettabile democrazia in Sardegna, sottolineo in questa direzione due idee, peraltro già considerate nella proposta della Scuola di cuĺtura politica F. Cocco, illustrata lunedì da Fernando Codonesu in una affollata assemblea pubblica a Cagliari. La prima riguarda […]
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La Settimana Santa 2025 a Cagliari

img_2281Si avvicina il tempo della Settimana Santa 2025. I riti che si celebreranno a Cagliari sono riassunti nel post che sotto pubblichiamo ripreso dal sito Cagliari Turistica. E’ un promemoria, integrato con alcune novità che ci coinvolgono.

Oggi domenica 16 marzo 2025

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Teofane il Greco, Icona della Trasfigurazione, chiamata «Trasfigurazione di Novgorod», inizio del XV secolo, Galleria Tret’jakov, Mosca, Russia.
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Manifestazione per l’Europa. E ora?
16 Marzo 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Dopo tante discussioni, non sempre amichevoli, finalmente la manifestazione di Repubblica e di Michele Serra si è svolta a Roma. Grande successo quanto a partecipazione, 50 mila. Ciò che colpisce però e l’eterogeneità degli obiettivi dei partecipanti. C’è chi vuole il riarmo, c’è, e non sono pochi, chi invece vuole la pace, senza se […]
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img_2201ALDO MORO: “IO CI SARÒ ANCORA”- DI ANTONIO SECCHI
Antonio Secchi su PoliticaInsieme. Mar 16, 2025 – 07:48:09 – CET
https://www.politicainsieme.com/aldo-moro-io-ci-saro-ancora-di-antonio-secchi/
Il libro sarà presentato il 5 maggio p.v., presente l’Autore, alla Facoltà Teologica. L’evento è promosso dal MEIC e dall’Associazione Aldo Moro.

Per un’Europa di Pace, con la Sardegna europea

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Oggi sabato 15 marzo 2025 – Manifestiamo per un’Europa di Pace

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Con Aladinpensiero aderiamo alla manifestazione di oggi sabato 15 marzo, proposta da Michele Serra. A Cagliari si terrà con inizio alle 15 in piazza del Carmine. Per le motivazioni facciamo riferimento alle posizioni del movimento Costituente Terra, a cui aderiamo, illustrate nel Comunicato di CT e nell’articolo del presidente Luigi Ferrajoli, che riprendiamo nella News da il manifesto. Diverse associazioni e partiti di sinistra hanno organizzato un’altra manifestazione, un presidio, che si terrà a Cagliari nella piazza Costituzione, a partire dalle ore 17. L’orario consente per chi vuole di partecipare ad entrambe. Ne diamo volentieri atto, auspicando che per quanto si è tutti uniti nelle ragioni di un’Europa di Pace si trovi un’unità propositiva.
Pubblichiamo la locandina della manifestazione di piazza Cosituzione:
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Europa del riarmo? No grazie!
15 Marzo 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
La questione è semplice e chiara: mentre si avvia un positivo tentativo di pace fra Russia e USA sull’Ucraina, l’Europa mostra fastidio e delibera un massiccio progetto di riarmo. Il contrario di quanto dovrebbe fare in questa nuova situazione di dialogo USA/Russia. Si afferma e si vuol far credere che, se la UE è […]
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Domani a San’Eulalia e a Bauladu

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Perché manifestare per l’Europa con le bandiere della pace

img_2241Disimparare la guerra
Perché manifestare per l’Europa con le bandiere della pace
14/03/2025
(Da “il manifesto” del 11/03/2025) Verso il 15 marzo. Si possono condividere gli argomenti critici proposti da questo giornale a riguardo della manifestazione per l’Europa promossa dall’appello di Michele Serra, eppure decidere di partecipare ugualmente.

Luigi Ferrajoli per il NOdi Luigi Ferrajoli

Perché farlo? Per impedire all’Europa delle armi, voluta dalle von der Leyen e dai Macron, di proporsi come la sola Europa esistente.
Per manifestare l’esistenza di un’altra idea dell’Europa: quella, sicuramente maggioritaria, che vede nell’Europa il luogo delle democrazie costituzionali, delle separazioni dei poteri, dell’“unità nelle diversità” secondo la massima adottata nel 2000 dall’Unione, cioè dell’uguaglianza e, soprattutto, della pacifica convivenza.
È GIUSTO PARTECIPARE anche per molte altre, importanti ragioni: perché l’Europa, non solo la nostra ma anche quella delle von der Leyen e dei Macron, è oggi aggredita da tutti i reazionari e i fascisti dell’Occidente, che vogliono distruggere la sua residua identità democratica; perché contro i fascisti, in crescita in tutto il mondo, qualunque alleanza è doverosa; perché manifestare in difesa dell’Unione europea, pur con tutti i suoi limiti gravissimi, vuol dire oggi manifestare contro Trump, contro Musk, contro Milei, contro Meloni e contro tutti i sovranismi e le derive autocratiche e parafasciste in atto in tutto l’Occidente; perché l’Europa, grazie alla straordinaria convivenza pacifica che ha realizzato tra 27 paesi con 23 lingue diverse e un passato di guerre e di contrapposti imperialismi, ha mostrato che un’integrazione tra diversi è possibile, anche per l’intera umanità; perché quindi, nell’Unione europea, vediamo una tappa esemplare del processo di unificazione del genere umano perseguito da Costituente Terra, sulla base dei due valori che essa – come l’Onu, parimenti sotto attacco – pose alla base della sua fondazione: la pace e l’uguaglianza.
Sappiamo bene che ormai da molti anni l’Europa ha rinnegato se stessa, negando e violando questi due valori costitutivi: la pace, con l’insensata politica bellicista e l’assurda corsa a nuovi armamenti, e l’uguaglianza, con le sue politiche disumane contro i migranti e il razzismo alimentato dalla riapparizione in Europa della figura della persona illegale e clandestina per la sola colpa di esistere.
Ma proprio per questo, per difendere questi due valori e, insieme, i valori della legalità, delle separazioni dei poteri, dei limiti e dei vincoli ai poteri selvaggi dei nuovi padroni del mondo, è oggi necessario manifestare in difesa dell’Europa, che su quei valori è nata e a quei valori vogliamo che torni ad ancorarsi.
SOLO QUEST’ALTRA Europa, opposta a quella espressa dall’opzione dissennata per sempre nuovi armamenti, può oggi emanciparsi dalla subalternità agli Stati Uniti e promuovere un’autonoma iniziativa di pace nei confronti della Russia, basata non già sul riarmo ma sul disarmo e su reciproche garanzie di sicurezza, in vista di un progressivo ritorno della Russia nella sua casa europea.
È stato l’osceno ricatto di Trump che ha mostrato, insieme al fallimento di tre anni di politiche europee, quella che è un’assoluta ovvietà: che la garanzia della sicurezza proviene non già dal riarmo, che segnala ostilità, sfiducia e aggressività nei confronti della Russia, concepita aprioristicamente come nemico, bensì dalla disponibilità a un progressivo disarmo, che al contrario attesta la volontà di pace e sollecita l’analoga volontà e l’identico interesse della controparte.
E’ infatti chiaro che l’ulteriore corsa a nuovi armamenti – una corsa ininterrotta da oltre 20 anni – mentre non potrà mai portarsi all’altezza delle 6.000 testate nucleari di cui è in possesso la Russia, avrà il solo effetto di sottrarre alla sanità, all’istruzione e alla sussistenza gli 800 miliardi che si vuole siano ad essa destinati.
Manifestare per l’Europa vuol dire anche, perciò, manifestare a sostegno di quello stato sociale che solo in Europa si è realizzato in nome dell’uguaglianza, e che oggi Trump e le destre di tutto il mondo vogliono distruggere.
VUOL DIRE CONTRAPPORRE, al volto feroce ed ostile delle armi e dell’abbattimento dello stato sociale perseguito dalle politiche liberiste dei nostri governi, il volto benefico e civile dell’Europa della pace, dell’uguaglianza e della garanzia dei diritti e della dignità delle persone.
L’Europa con il primo volto è destinata a disgregarsi, non solo perché maggiormente esposta alla minaccia della guerra, ma anche per l’inevitabile conflittualità tra opposti sovranismi e per la perdita del consenso popolare.
Solo se assumerà il secondo volto, finanziando istituzioni europee di garanzia dei diritti sociali sussidiarie rispetto a quelle nazionali e promuovendo un disarmo globale e totale che renda impossibili tutte le guerre, l’Europa è destinata non solo a sopravvivere e a diventare popolare tra i cittadini europei, ma anche a proporsi come un modello di civiltà per il resto del mondo e ad attestare che una Federazione della Terra è possibile, oltre che necessaria ed urgente.
Ma questo secondo volto non può rimanere nascosto, coperto, assente, inespresso. Va, appunto, manifestato ed esibito con le bandiere della pace. Per mostrare che solo da esso, e non certo da un’illusoria potenza militare, dipendono il prestigio e l’autorevolezza politica dell’Europa.
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Costituente Terra. Domani in piazza per un’Europa di Pace

img_2238img_2093Domani Costituente Terra sarà nelle piazze per affermare che l’Europa delle armi, voluta dalle Von der Leyen e dai Macron, non è la sola Europa esistente, ma c’è anche l’esistenza di un’altra idea, sicuramente maggioritaria, che vede nell’Europa il luogo delle democrazie costituzionali, delle separazioni dei poteri, dell’unità nelle diversità secondo la massima adottata nel 2000 dall’Unione, dell’uguaglianza e, soprattutto, della pacifica convivenza.
Oggi l’Europa sta rinnegando sé stessa con l’insensata politica bellicista, l’assurda corsa a nuovi armamenti e le sue politiche disumane e razziste contro i migranti che hanno fatto riapparire in Europa la figura della persona illegale per la sola colpa di esistere.
Contro questa degenerazione, vogliamo che l’Europa torni ad ancorarsi valori sui quali è nata.
Solo quest’altra Europa, opposta a quella espressa dall’opzione dissennata per sempre nuovi armamenti, può oggi emanciparsi dalla subalternità agli Stati Uniti e promuovere un’autonoma iniziativa di pace nei confronti della Russia, basata non già sul riarmo ma sul disarmo e su reciproche garanzie di sicurezza, in vista di un progressivo ritorno della Russia nella sua casa europea.
L’Europa, grazie alla straordinaria convivenza pacifica che ha realizzato tra 27 paesi con 23 lingue diverse e un passato di guerre e di contrapposti imperialismi, ha mostrato che un’integrazione tra diversi è possibile, anche per l’intera umanità.
Nell’Unione Europea, vediamo una tappa esemplare del processo di unificazione del genere umano perseguito da Costituente Terra, sulla base dei due valori che essa come l’Onu, parimenti sotto attacco, pose alla base della sua fondazione: la pace e l’uguaglianza: questi due valori e, insieme, i valori della legalità, delle separazioni dei poteri, dei limiti e dei vincoli ai poteri selvaggi dei nuovi padroni del mondo vanno difesi con la più ampia unità.
L’Europa torni ad ancorarsi valori sui quali è nata
Direttivo Costituente Terra
Roma 14 Marzo 202

Manifestazione di sabato 15 marzo per la Pace. Perché partecipare

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di Mimmo Rizzuti ( direttivo Costituente Terra)
Domani è giusto essere in Piazza per l’Europa della Dignità, della Pace, dell’Uguaglianza, del Federalismo Garantista

Oggi venerdì 14 marzo 2025

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Morire per Kiev? No grazie!
14 Marzo 2025 su Democraziaoggi
La ovvia riprovazione per la brutalità con cui Trump si dedica a distruggere ogni forma di diritto nelle relazioni fra gli Stati per affermare il predominio della forza (la sua) come unica regola, non può fare da velo alle questioni reali che si celano dietro lo scontro fra il presidente Usa e Zelensky alla Casa […]
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Per un’Europa libera, unita, solidale e di pace

img_2238Per un’Europa libera, unita, solidale e di pace

Lettera aperta alle persone, associazioni e movimenti costruttori di pace sulla manifestazione del 15 marzo.

Per un’Europa libera, unita, solidale e di pace
Questa nostra lettera è rivolta a tutto il movimento per la pace che – dopo l’appello lanciato da Michele Serra a scendere in piazza per l’Europa – si sta giustamente chiedendo di “quale Europa” stiamo parlando.
Un’Europa di pace o un’Europa di guerra? Un’Europa armata o un’Europa disarmata? Un’Europa che investe in armi, tagliando il welfare?
A queste domande vorremmo rispondere e spiegare perché – secondo noi – è importante, in questo difficile momento storico, fare un percorso condiviso anche oltre la mobilitazione del 15 marzo.
Il motivo principale è quello di rivendicare innanzitutto la sopravvivenza del progetto stesso di unità europea, contro tutte/i coloro che vogliono un’Europa divisa e incapace di agire. L’UE è un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro (Usa, Cina, Russia) e per questo rischia di cadere in frantumi.
La situazione è drammatica e ciascuna/o di noi deve assumersi le proprie responsabilità. Siamo di fronte a un attacco senza precedenti verso le istituzioni e il diritto internazionale. Anche il processo di unificazione europea rischia di essere travolto. Per questo motivo noi europee ed europei dobbiamo riprendere in mano il nostro comune destino.
La manifestazione di Roma è stata pensata per un sussulto di unità e dignità e per rilanciare il progetto europeo originario contro i nazionalismi e le guerre.

Oggi giovedì 13 marzo 2025

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Il cavallo di Troia della separazione delle carriere
13 Marzo 2025
Silvia Manderino su Democraziaoggi
La riforma Nordio è diretta a scardinare in un solo colpo i principi della separazione dei poteri, dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e dell’autonomia e indipendenza della magistratura
Ci sono obiettivi inconfessabili dietro la cosiddetta “riforma della giustizia”, pomposa e ingannevole espressione usata dalla propaganda governativa nell’indicare il Ddl costituzionale attualmente in discussione […]
————————-Molti eventi!——-
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