Monthly Archives: settembre 2018

Oggi 30 settembre 2018 a Milano: manifestazione contro il razzismo

milano-antirazzistamilano-antirazz-2Foto dala pagina fb di Enzo Liguoro.
Milano, migliaia in piazza contro razzismo e intolleranza. Anpi: “Vera minaccia non sono i migranti ma le mafie”

Documentazione su Reddito di cittadinanza, reddito di inclusione sociale e dintorni

LAVORO
Il “reddito di cittadinanza” è la cura Daniel Blake
Poveri assoluti. Al di là dell’operazione politico-mediatica, oggi sulle spalle di poveri, precari e disoccupati si sta giocando un’importante partita: il governo della loro vita finalizzato all’occultamento statistico della povertà. Questo significa l’“abolizione della povertà” di cui parla Di Maio. Da questo sistema ingiusto restano esclusi milioni di lavoratori precari, i “poveri assoluti” italiani saranno sussunti da un governo della povertà, mentre gli stranieri residenti poveri saranno colpiti da un nuovo stigma
i-daniel-blake Io, Daniel Blake. Il film di Ken Loach

di Roberto Ciccarelli, su il manifesto, EDIZIONE DEL 29.09.2018
[segue]

DEF e Reddito di cittadinanza. Le catastrofiche argomentazioni di Brunetta, sfacciatamente interessate e spudoratamente strumentali (“Gli speculatori potranno fare il loro gioco, spread e rendimenti saliranno e il credit crunch si allargherà. E tutto per cosa? Per nuovi investimenti? No, per il reddito di cittadinanza”) convincono perfino alcuni ambienti progressisti cattolici. Che tristezza!

lucchettolampada aladin micromicrodi Franco Meloni.

Ecco come si esprime oggi nella sua pagina fb il prof. Leonardo Becchetti, economista cattolico di area progressista: “Siamo ancora in tempo x cambiare la manovra ed evitare disastri (che cadrebbero sulle spalle degli ultimi. I rischi spiegati da Brunetta (e il 90% del resto degli economisti in questi giorni sui giornali)”, dando pertanto pienamente ragione a Renato Brunetta (intervistato dal quotidiano cattolico Avvenire del 28 c.m.), che della manovra governativa boccia, guarda caso, soprattutto e in modo puntiglioso il cd “reddito di cittadinanza”, additato come sicuro responsabile della imminente rovina dell’Italia. In questo dimostrando sicura ignoranza e pure malafede. Infatti occorre rammentare che il cd reddito di cittadinanza proposto dal M5S e punto qualificante del “contratto di governo”, altro non è che un “reddito di inclusione sociale” che intende modificare – neppure sostanzialmente e auspicabilmente migliorandolo (aumento degli importi e ampliamento della platea dei beneficiari) – il REI (Reddito di inclusione) introdotto dal Governo Gentiloni alla fine della passata legislatura (decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147); collegamento peraltro riconosciuto dalla mozione approvata dalla Camera l’11 settembre scorso che ne sollecitava l’adozione (http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=1-00018&ramo=C&leg=18). Misure di questa o analoghe fattispecie erano state sollecitate dal Parlamento Europeo in una risoluzione del 24 ottobre 2017, con la quale si invitano “tutti gli Stati membri a introdurre regimi di reddito minimo adeguati, accompagnati da misure di sostegno al reinserimento nel mondo del lavoro per chi può lavorare e programmi d’istruzione e formazione adeguati alla situazione personale e familiare del beneficiario, al fine di sostenere le famiglie con redditi insufficienti e garantire loro un tenore di vita decoroso; sottolinea che il reddito minimo dovrebbe rappresentare l’ultima rete di protezione sociale e consistere in un sostegno finanziario adeguato, oltre che in un accesso garantito a servizi di qualità e politiche attive del lavoro, quale modo efficace per combattere la povertà e assicurare un’esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongono di risorse sufficienti; sottolinea, a tale proposito, che il diritto all’assistenza sociale è un diritto fondamentale e che regimi di reddito minimo adeguati aiutano le persone a vivere dignitosamente, sostengono la loro piena partecipazione alla società e garantiscono la loro autonomia durante tutto l’arco della vita (…)”. Si tratta dunque di una misura necessaria, giustamente varata dal centro-sinistra e che oggi è prioritario adeguare, migliorandola e dotandola di sufficienti risorse, sicuramente superiori a quelle indicate dall’attuale formulazione del DEF. Dove trovare le risorse, aggiuntive rispetto a quanto già stanziato per finanziare l’attuale REI e istituti similari? Certo non semplicemente nell’aumento del deficit, ma possibilmente soprattutto attraverso una tassazione patrimoniale che solidaristicamente chiami a contribuire i ceti più abbienti della nostra società. Quanto alla concreta regolamentazione dell’istituto in questione occorre provvedere prendendo esempio delle migliori pratiche già in attuazione in molti paesi europei, adattandole alla situazione italiana. Ma, per favore, si discuta seriamente e senza preclusioni ideologiche di una materia che richiede concretezza e urgente attuazione. Appello che vale per tutti e in modo particolare per il PD, che rappresenta la parte maggioritaria dell’opposizione.
Un’ultima considerazione: spiace che la componente del mondo cattolico progressista, rappresentata dal prof. Becchetti, sorvoli, almeno in questo caso, dando ragione all’on. Brunetta, sui danni che sicuramente provocheranno l’adozione (per ora in misura limitata) della flat tax, peraltro incostituzionale, nonché del condono fiscale ribattezzato “pace fiscale”: misure che in tutta la loro perniciosa estensione (diciamo noi) Brunetta esalta come specifiche del centro-destra per una ricercata ricomposizione dell’alleanza con la Lega di Salvini, appunto lamentando la timida presenza delle stesse nella manovra governativa, a suo dire pesantemente condizionata dalla proposizione del reddito di cittadinanza.

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avvenireManovra. Brunetta: «Governo masochista, così la Lega si allontana da Forza Italia»
Nicola Pini sabato 29 settembre 2018, su Avvenire.it
L’ex ministro di Forza Italia, parla di «scelte scellerate e autolesionistiche», di «apprendisti stregoni che ci stanno portando a fondo».
Su questa strada l’Italia andrà a sbattere. Renato Brunetta la vede nera e stronca la politica economica del governo gialloverde. L’ex ministro di Forza Italia, parla di «scelte scellerate e autolesionistiche», di «apprendisti stregoni che ci stanno portando a fondo». Prevede con l’aumento del deficit un taglio del rating che porterà il nostro debito vicino al livello spazzatura e una stretta del credito bancario. Il tutto in nome di una «cattiva spesa pubblica clientelare per dare soldi ai nullafacenti» che non potrà avere effetti positivi sulla crescita. Una politica, sottolinea, che allontana la Lega dal programma del centrodestra, e lo porta a sostenere un’alleanza con «un partito populista, peronista e di estrema sinistra come i Cinquestelle. L’Italia rischia non solo una spaventosa crisi finanziaria, ma anche un’involuzione democratica ed etica. Che il governo e le forze responsabili della Lega ci ripensino».

Oggi domenica 30 settembre 2018

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Oggi domenica 30 settembre 2018

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———-Avvenimenti&Dibattiti&Commenti———————————–
Decreto Salvini. Le regole sotto la pressione dei tempi
30 Settembre 2018
Massimo Villone Il Manifesto del 27.9.2018, ripreso da Democraziaoggi.
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Curare le ferite della sinistra e ripartire senza bandierine.
di Marco Revelli
in “il manifesto” del 28 settembre 2018
Giorno dopo giorno vediamo gonfiarsi la nube nera che in parte ha già occupato, la nostra esangue democrazia. Ha il volto rozzo di un ministro di polizia e una voce potente che dice di essere vox populi. [segue]

Che fare?

10f6f602-1f3d-4da4-ba7a-8a303afab397[...] Occorre un nuovo linguaggio, lontano dal gergo stantio di una sinistra esplosa. E soprattutto una nuova forma di pensiero: un pensiero non omologato, non ripetitivo del recente passato, non conforme ai dogmi del pensiero unico fino a ieri dominante. Anche questo dobbiamo dircelo con chiarezza: l’opposizione che oggi viene “dall’alto”, l’opposizione dei columnist dei principali giornali, l’opposizione di Repubblica, del Corriere, de La Stampa, così come quella di Bankitalia, della burocrazia ministeriale, dei banchieri e dei finanzieri è benzina sul fuoco populista. Non è richiamando i vincoli di bilancio e le tavole di calcolo di Bruxelles. Il “rigore dei numeri” e della matematica in contrapposizione al “linguaggio magico” degli altri (così ieri su La Stampa). Difendendo la privatizzazione financo dei ponti crollati o la legge Fornero nella sua (crudele) integrità. Ed erigendo a eroi i commissari europei messi a guardia della loro austerità, che si prosciugheranno quei bacini dell’ira. Non è difendendo l’Europa così com’è che si eviterà il contagio.
È, al contrario, lavorando con umiltà e senza velleità di primogeniture alla costruzione di un fronte ampio trans-nazionale, europeo, di forze determinate a combattere l’austerità e l’avarizia matematica in nome di un reale programma di redistribuzione della ricchezza e di restituzione dei diritti ai lavoratori e ai cittadini, riconoscendo e denunciando i “tradimenti” consumati e le assenze più o meno colpevoli. C’è chi ci sta lavorando. Auguriamoci che lo faccia assumendo un pensiero largo, senza recinti né bandierine.
(Marco Revelli, su il manifesto 28 settembre 2018)

Prima di mangiarli consultare un esperto

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- di Aldo Lino.

Oggi sabato 29 settembre 2018

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———-Avvenimenti&Dibattiti&Commenti———————————–
La crisi del nostro tempo, quale futuro?
29 Settembre 2018
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi
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COMMENTI
Una brutta manovra da non sottovalutare
Alfonso Gianni su il manifesto, EDIZIONE DEL 29.09.2018
(segue)

Newsletter

Newsletter n. 112 del 28 settembre 2018

LA STELE DI XIAN

ricciCari Amiche ed amici,
in aereo, nel viaggio di ritorno dai Paesi Baltici, papa Francesco ha raccontato ai giornalisti che dopo “quel famoso comunicato di un ex Nunzio apostolico” (cioè il documento in cui mons. Viganò platealmente chiedeva le dimissioni del papa) egli ha ricevuto molte lettere dagli episcopati di tutto il mondo e anche da fedeli cinesi che dicevano di essergli vicino, di pregare per lui. E tra questi c’era anche il vescovo della Chiesa tradizionale cattolica e quello della Chiesa patriottica, “insieme tutti e due, e i fedeli di tutte e due le Chiese”. [segue]

DOCUMENTAZIONE. Il documento: il testo integrale della Nota di aggiornamento – La bozza del Piano nazionale di riforme.

governo-it-logoEcco il documento del Consiglio dei ministri (Fonte: La Repubblica.it)

NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2018

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2018.
[segue]

Ottimismo ben riposto?

democraziaoggi loghetto27 miliardi in più ai ceti popolari, una buona notizia.
28 Settembre 2018

A.P. su Democraziaoggi.
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Oggi venerdì 28 settembre 2018

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Consiglio Permanente. Cei: «Sul lavoro non bastano promesse»
Gianni Cardinale giovedì 27 settembre 2018 su Avvenire.it
Il richiamo ai responsabili della cosa pubblica, perché non si accontentino di mettere in fila promesse o dichiarazioni falsamente rassicuranti. E tra i temi anche corruzione morale e migrazioni.
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Quale lavoro in Sardegna? Intervista a Giacomo Meloni.
28 Settembre 2018
Gianna Lai su Democraziaoggi.
In vista del Convegno del 5 ottobre al Banco di Sardegna sul lavoro, indetto dal Comitato di inziativa costituzionale e statutaria con Domenico De Masi, ecco il punto sul lavoro in Sardegna in questa intervista a Giacomo Meloni, segretario generale della CSS.
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Preoccupazioni

abolire-la-povertasedia di Vannitoladi Vanni Tola
Un incubo che non mi fa prendere sonno. La “vittoria” di Salvini e Di Maio che, sconfiggendo il Ministro Tria, hanno imposto un colossale aumento del deficit nazionale promettendo miracoli straordinari. L’immancabile affaccio sul balcone di palazzo Chigi, i militanti in festa nella piazza. Vedremo oggi stesso gli effetti (quelli reali) di queste scelte sui mercati internazionali e nei rapporti con l’Unione Europea. Ci sarà ben poco da stare allegri. Mi sono venute in mente due scene. La prima. Un autobus pieno di passeggeri in gita di piacere. Cantano felici e spensierati. Non sanno che alla guida del mezzo c’è un autista neo patentato al suo primo viaggio. Altra scena, magari un po’ abusata, ricorda i passeggeri del Titanic che danzavano spensierati e felici il “valzer delle candele” mentre la nave avanzava inesorabilmente verso l’iceberg. Stasera stessa, valutando le conseguenze del fatto, ci renderemo conto che molto probabilmente, piuttosto che festeggiare dovremo cominciare a preoccuparci seriamente.
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Il punto su “il manifesto”
POLITICA
Deficit al 2,4%. Tria cede, Salvini e Di Maio brindano
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Manovra. Impossibile per il ministro dell’economia opporre l’arma delle dimissioni. E dopo un duro scontro i due vicepremier incassano «reddito» e revisione della Fornero. Ma la partita è appena cominciata. Si attende la reazione della Ue: procedura d’infrazione quasi certa.
[segue]

La povertà abolita per decreto

valutazione microPoscrittino notturno (così mi levo fin d’ora il pensiero per domattina presto).
di Tonino Dessì su fb.
Stanno festeggiando l’aumento del debito pubblico del 2,4 per cento, che in comode rate pagheremo in aggiunta, con gli interessi, noi e i nostri figli e nipoti.
Se sapevo che era così facile, la manovra finanziaria gliela scrivevo io gratis: perdonate la consecutio, ma anch’io mi adeguo in qualche modo ai nuovi standard governativi.
Diciamo che abbiamo fatto -in democrazia quello che decidono per noi è come se lo avessimo deciso noi- come molti (ne conosco) che prendono danaro a prestito non per comprar casa, ma per finanziare i consumi della famiglia.
Nell’immediato un beneficio si dovrebbe avvertire. In futuro non si sa.
Confidare nell’effetto espansivo sull’economia di un aumento probabile della domanda per consumi finanziata dalla spesa pubblica corrente non è una raccomandazione che si trovi nemmeno nei bignami del keynesismo per scuole di recupero anni.
Paolo Savona, per esempio, tanti anni fa dimostrò in corpore vivo, proprio per la Sardegna della Rinascita, che l’economia in un sistema aperto non funziona affatto così.
Dubiterei pertanto della sensatezza dell’annuncio che “è stata abolita la povertà”. [segue]

Venerdì 5 ottobre 2018 Incontro Dibattito con Domenico De Masi

costat-logo-stef-p-c_2-2Presentazione del libro “Il lavoro nel XXI secolo” di Domenico De Masi
e “Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutti”
Atti del convegno di Cagliari, 4-5 ottobre 2017

Incontro Dibattito con Domenico De Masi

[Comunicato stampa]
Venerdì 5 ottobre, con inizio alle 16.30, presso la sala conferenze del Banco di Sardegna, in viale Bonaria 33 (8° piano), si terrà un Incontro-dibattito sulle tematiche del Lavoro, con la partecipazione del sociologo Domenico De Masi, professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma.
Nell’occasione verranno presentati due volumi: il primo, a cura di Fernando Codonesu, contenente gli atti del convegno tenutosi lo scorso anno (4-5 ottobre 2017) a Cagliari, dal titolo “Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutti”, organizzato dal CoStat in collaborazione con Europe Direct Sardegna;
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il secondo “Il lavoro nel XXI secolo” è l’ultimo libro sull’argomento scritto dal prof. De Masi.
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Dall’inquadramento delle problematiche di carattere generale su come si è trasformato il lavoro nella storia e nelle varie fasi dello sviluppo sociale e ciò che succede oggi nel mondo del lavoro, fino alla sua tendenziale scomparsa come diritto per tutti, a causa soprattutto dell’inesorabile sviluppo delle tecnologie digitali che distruggono più lavoro di quanto ne riescono a creare di nuovo, si discuterà delle diverse proposte sia sul lavoro possibile che di “reddito di cittadinanza” (e istituti che spesso impropriamente ad esso si richiamano) teso in ultima analisi e nonostante affermazioni contrarie, a soppiantare il lavoro mancante.
Ma tutto ciò è un esito ineludibile?
Se ne dibatterà con il prof. Domenico De Masi, intervistato da Fernando Codonesu, preceduto dalle considerazioni di Gabriella Lanero, Tonino Dessì, Luisa Sassu, Gianna Lai e dei proff. Andrea Pubusa, Gianfranco Sabattini e Silvano Tagliagambe.
Seguirà un dibattito aperto a tutti.
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Costat: ripartiamo con tre iniziative su lavoro, migranti ed elezioni regionali
di Andrea Pubusa*
Il Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria ha ripreso la sua attività dopo le ferie estive. Nella riunione di mercoledì ha messo a punto un nutrito programma d’iniziative sui temi di calda attualità: lavoro, migranti sicurezza, campagna per sbarrare la strada al centro destra nelle imminenti elezioni regionali.
Sulle questioni del lavoro si prosegue nel solco aperto lo scorso anno. Venerdì 5 ottobre, con inizio alle 16.30, presso la sala conferenze del Banco di Sardegna, in viale Bonaria 33 (8° piano), si terrà un Incontro-dibattito sulle tematiche del Lavoro, con una partecipazione di assoluto prestigio. Sarà con noi il sociologo Domenico De Masi, professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma. Nell’occasione verranno presentati due volumi: il primo, a cura di Fernando Codonesu, contenente gli atti del convegno tenutosi lo scorso anno a Cagliari, dal titolo “Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutti”, organizzato dal CoStat in collaborazione con Europa Direct Sardegna; il secondo l’ultimo libro dello stesso prof. De Masi, “Il lavoro nel XXI secolo”.
Dall’inquadramento delle problematiche di carattere generale su come va trasformandosi il lavoro nella società, fino alla sua tendenziale scomparsa come diritto per tutti, a causa soprattutto dell’inesorabile sviluppo delle teconologie che distruggono più lavoro di quanto ne creano nuovo, si discuterà delle diverse proposte di “reddito di cittadinanza” (e istituti che spesso impropriamente ad esso si richiamano) teso in ultima analisi e nonostante affermazioni contrarie, a soppiantare il lavoro mancante. Ma tutto ciò è un esito ineludibile? Ne dibatteremo con il prof. De Masi, intervistato da Fernando Codonesu, con interventi programamti di Andrea Pubusa, Gabriella Lanero, Tonino Dessì, Luisa Sassu, Gianna Lai e dei proff. Gianfranco Sabattini e Silvano Tagliagambe. Seguirà un dibattito aperto a tutti.
Dopo questa iniziativa di alto livello culturale, in cui si cercherà di individuare le linee di intervento sulle questioni dell’occupazione in Italia e in Sardegna, il CoStat, a metà ottobre (venerdì 19 ottobre, da confermare), metterà a confronto personalità e movimenti democratici sul tema caldo dell’immigrazione e della sicurezza, con particolare attenzione al Decreto sicurezza del Governo. Come sempre si punterà a raggiungere tre obiettivi: partecipazione ampia e qualificata in modo da avere un ampio ventaglio di opinioni; esame e critica di merito al di fuori di ogni prospettiva propagandistica e in vista di una battaglia politica volta a contrastare l’attuale testo e, possibilmente, a modificarlo nel dibattito parlamentare. L’incontro sarà dunque un momento della mobilitazione sulla questione dei migranti ed è volta ad ampliare il movimento e le iniziative.
Infine, ma non per importanza, ai primi di novembre avvieremo la nostra “campagna” per le regionali. Sarà un intervento volto a sbarrare la strada al centrodestra, il cui compattamento rende possibile la conquista da parte loro di viale Trento.
Come nelle elezioni politiche, non daremo indicazioni di voto specifiche. Per noi sono meritevoli del voto i candidati e le liste, fuori del centrodestra, che nel referendum costituzionale hanno votato e si sono apertamente battuti per il NO. Solo quelli! Con questa ispirazione forniremo alle forze democratiche argomenti, materiali e spunti programmatici per una svolta alla Regione dopo la deludente presidenza Pigliaru.
Come in occasione delle elezioni politiche del 4 marzo scorso, il CoStat creerà occasioni d’incontro e di confronto prima della presentazione delle liste e dopo, nella campagna elettorale vera e propria. Staremo fuori dall’agone partitico, ma non dai problemi su cui diremo la nostra liberamente e con forza. La nostra sarà insomma una speciale e combattiva campagna contro il centro-destra.
Questa attività richiede tempo, impegno, intelligenze. Facciamo appello a tutti coloro che sono stati con noi nella battaglia sul referendum costituzionale di riprendere l’impegno. La nostra isola merita questa mobilitazione, la nostra democrazia ci interroga e ci chiama all’impegno. Vi invitiamo perciò a partecipare alle iniziative e alle riunioni organizzative che si tengono, di norma, ogni mercoledì in via Roma 72 presso la sede del CSS, che generosamente di ospita. A si biri!
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* Anche su Democraziaoggi.