POLITICA

Prendi nota Arregordarì Save the date: per venerdì 20 settembre 2024

Per i palestinesi contro il governo di Israele
18 Settembre 2024
Gianna Lai su Democraziaoggi.
Venerdì 20, alle ore 17,30 a Quartu S. E., l’ANPI tiene una pubblica assemblea in via Genova n. 6 presso l’Ass. Arcoiris dal titolo “Per la Palestina. Come costruire la pac”. Partecipa Vincenzo Calò della Presidenza nazionale Anpi. Sul tema pubblichiamo una sintesi dell’intervento di Gianna Lai al Comitato nazionale Anpi.[…]
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Oggi 18 settembre 2024 mercoledì

img_0681MISSILI A LUNGA GITTATA NO GRAZIE. IN UCRAINA BISOGNA FERMARE LA GIOSTRA DELL’ESCALATION
17 Settembre 2024
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
Qualcosa non funziona nell’orientamento ufficiale degli Usa: non consentire all’Ucraina di usare i missili che hanno fornito a lunga gittata in territorio russo, ma consentire ad altri paesi della Nato di autorizzarlo, a partire dal Regno Unito. Questo sarebbe l’esito dell’incontro tra Biden e Starmer.
Viene sottaciuto che la conoscenza di quanto accade in Russia, […]
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Energie rinnovabili

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Oggi 13 settembre 2024 venerdì

img_3099Transizione ecologica. Dai sindaci qualche buona idea. Ed esempio, mettere pale e pannelli nelle basi militari
13 Settembre 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Quanto sia positivo il coinvolgimento dei comuni nelle decisioni contro l’invasione energetica in Sardegna si coglie immediatamente dalle notizie che filtrano dagli incontri fra regione e sindaci. Emerge una diffusa opposizione a pale e pannelli, pur nell’ammissione che la transizìone alle fonti rinnovabili è necessaria e positiva. Non si apprende dalla stampa di comuni che […]
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Oggi giovedì 12 settembre 2024

img_3099Un altro Borrell No. L’Europa ritrovi il suo ruolo per la pace
12 Settembre 2024
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
L’alto rappresentante per la politica estera europea Borrell (titolo altisonante ma senza un ruolo corrispondente) non si farà rimpiangere quando tra qualche settimana lascerà il suo mandato. Ha insistito anche a Cernobbio per spingere l’Italia a dare il consenso all’Ucraina per colpire il territorio russo con le armi fornite dalla Nato e dai […]
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Rassegna stampa su ambiente, paesaggio e energie rinnovabili

Il Portico, inserto di Avvenire, domenica 8 settembre 2024.
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L’Arborense domenica 8 settembre 2024
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Informazione e Energie rinnovabili

L’ORDINE DEI GIORNALISTI, IL GIORNALISMO E L’ENERGIA RINNOVABILE

Il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, riunito a Cagliari, ha esaminato lo stato dell’informazione nell’Isola, anche alla luce del dibattito in atto sulla transizione energetica e sulla possibile installazione degli impianti per la produzione di energia rinnovabile.

Oggi sabato 7 settembre 2024

img_3099“Cessate il fuoco” aderisce alla marcia Perugia-Assisi
6 Settembre 2024 su Democraziaoggi.
ADESIONE ALLA MARCIA PERUGIA-ASSISI
Il gruppo CESSATE IL FUOCO, nato il 30 giugno ’23, su iniziativa di Ambasciatori a/r, generali, membri della Presidenza del Coordinamento per la democrazia costituzionale, aderisce alla marcia Perugia Assisi e all’Assemblea indette per il prossimo 21 settembre, nella giornata internazionale della Pace promossa dall’Onu. Mai come in questo momento abbiamo bisogno che […]
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Su Sardegna e Libertà
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Oggi venerdì 6 settembre 2024 – Energie rinnovabili

img_8499Su vitobiolchini.it: https://www.vitobiolchini.it/2024/09/05/pratobello24-una-mobilitazione-imponente-che-rischia-tecnicamente-di-non-servire-a-nulla-ecco-perche/
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Oggi giovedì 5 settembre 2024

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Su La Nuova Sardegna del 3 settembre 2024.
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img_8497DIBATTITO: Energie rinnovabili. Transizione ecologica, transizione energetica e rinnovabili in Sardegna. Un altro punto di vista
4 Settembre 2024
Fernando Codonesu su Democraziaoggi.
Transizione ecologica
Quando parliamo di transizione ecologica, da un punto di vista ambientale si cerca di fare un ragionamento che ha come riferimento l’intera biosfera, non una singola regione o l’uscio e il giardino delle case di ciascuno di noi. La biosfera riguarda tutto lo spazio costituito da suolo, acqua e aria dove sono presenti gli […]
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Oggi 3 settembre 2024

img_3099 L’informazione che disinforma rema contro la Sardegna
3 Settembre 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
A me la convocazione dei sindaci da parte della Presidente Todde sembra un fatto estemamente positivo. C’è da decidere su una questione importante che incide sulla Sardegna e sui sardi nel profondo e per un lungo futuro, la giunta potrebbe decidere da sola e che fa? Convoca i sindaci per coinvolgere le istituzìoni e […]
————————————Da domani———————-
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——Verso la fine del muro contro muro?——————
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Su img_8477 https://www.unionesarda.it/politica/eolico-maggioranza-verso-il-vertice-possibile-integrazione-fra-la-pratobello-24-e-la-legge-sulle-aree-idonee-kk2bjo6k .
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Oggi lunedì 2 settembre 2024

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Enzo Bianchi “Il dovere della speranza”
Alzo gli occhi al cielo – La Repubblica, 2 settembre 2024
di ENZO BIANCHI
per gentile concessione dell’autore.
La violenza delle guerre ai confini dell’Europa e nel Mediterraneo orientale spinge ad un pessimismo largamente condiviso che minaccia le nostre speranze [...].
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giuseppe-contini“Sa vida de s’omini:
unu sulidu de bentu”

Si è spento il 7 agosto a Roma
**Giuseppe Contini**
insigne costituzionalista, professore emerito e poeta
La Santa Messa in suffragio sarà celebrata martedì 3 settembre alle ore 18:30 presso la Parrocchia di San Giacomo a Cagliari.
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Oggi sabato 31 agosto 2024 ultimo giorno del mese di agosto – Per la Chiesa Sant’Aristide*

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C’è chi fa propaganda e cerca lo scontro interno. La giunta deve tenere la barra dritta.
31 Agosto 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Ieri si è svolta la preannunciata manifestazione davanti al Consiglio regionale. Duemila partecipanti venuti da ogni parte dell’isola e molti slogan contro Alessandra Todde, alcuni per la proposta di legge popolare c.d. Pratobello 24, L’Unione, accanto alla cronaca della manifestazione, dà risalto all’adesione di FI, che chiede l’immediato passaggio in aula della proposta di legge […]
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Bene la mobilitazione, ma occorre percorrere la via giusta
30 Agosto 2024
Andrea Pubusa su Democrazioggi
C’è un grande fermento in Sardegna contro l’invasione energetica. Sono da appoggiare tutte le iniziative volte a salvare ambiente e paesaggio. C’è diffusa consapevolezza che è in atto un assalto che ricorda vecchi e più recenti attacchi alla nostra isola. Bene dunque il vasto movimento che si sviluppa un pò dappertutto. Bisogna però non solo manifestare l’istintiva rabbia contro l’ennesimo tentativo di colonizzazione della Sardegna a fini di profitto. Occorre capire la fase attuale della vicenda e individuare correttamente che fare.

DIBATTITO Energie rinnovabili: Bachisio Bandinu propone un incontro di tutti i protagonisti della Vertenza Sardegna

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo e diffondiamo. Auspichiamo che all’appello di Bachisio Bandinu rispondano tutti i protagonisti di quella che è diventata una Vertenza del popolo sardo nei confronti del governo nazionale. Parliamo della presidente Alessandra Todde, della sua giunta, di tutto il Consiglio regionale, dei comitati contro l’assalto sconsiderato all’ambiente e al paesaggio sardo, con il loro coordinamento, dei parlamentari sardi, dei parlamentari europei rappresentanti della cicoscrizione Sicilia-Sardegna, delle parti sociali sarde (Sindacati dei lavoratori in primis), dell’associazionismo e di tutte le organizzazioni democratiche che sono schierate per la salvaguardia della Sardegna in questa vicenda così decisiva per il futuro della nostra Isola. Anticipiamo in questa sede l’adesione all’iniziativa di Bandinu del MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), segnalataci dal presidente Mario Girau.

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Proposta di un incontro-dibattito
di Bachisio Bandinu

Forse per la prima volta, nella storia della Sardegna, si sta
formando una presa di coscienza a forte diffusione popolare
contro quella che può essere definita la più grave servitù che la
nostra Terra si appresta a subire. Da qualche anno a questa parte
si assiste infatti a una crescente mobilitazione popolare contro la
speculazione sulle fonti rinnovabili, che minaccia l’identità
ambientale e l’auspicabile prospettiva di un autonomo modello di
sviluppo economico e sociale che generi salute e benessere diffusi.
In questo quadro positivo di coscienza, intenti e proposte (tutte
utili e valide) si stanno insinuando e si stanno diffondendo motivi
di conflittualità e di lacerazione tra gruppi, tra comitati, tra
associazioni. È un fenomeno estremamente pericoloso, e
purtroppo è anche un retaggio storico, che divide, crea sospetti,
lancia accuse, inventa complotti. Produce le tifoserie. L’energia
positiva si scarica a massa, si disperde e si consuma in
contrapposizioni laceranti.
Occorre sanare il conflitto. In questa prospettiva può essere utile
un incontro di tutte le componenti, per fortuna numerose e
appassionate, per svelenire le polemiche, ma soprattutto
ricomporre l’unità di intenti verso l’obiettivo comune.
Si tratta di consolidare, rinforzare e arricchire attraverso un
momento di dibattito che valuti tutte le risposte, le proposte, gli
interventi, gli obiettivi, che ci permettano di contrapporre allo
Stato le ragioni, i diritti e le necessità vitali del Popolo sardo.
Ciascun gruppo, ciascuna associazione, ciascun comitato, ciascuna
singola persona, mette sul tavolo tutte le carte da giocare, per
impostare un piano di difesa e di attacco delle ragioni più valide a
profitto del Popolo sardo. Così si definisce il quadro di saperi
giuridici, politici, sociali, culturali che si rifanno ad articoli della Costituzione italiana e dello Statuto sardo, alla legge urbanistica, all’estensione del Piano paesaggistico, e altro.
Fondamentale il ruolo dell’Anci che rappresenta più ampiamente
le comunità locali. Del tutto necessaria la presenza della Giunta
regionale, per chiarire le decisioni prese e da prendere, ma
soprattutto per intendere, in senso più decisamente politico, la
volontà del Popolo sardo.
Nessuna primogenitura e nessun atteggiamento da verità in tasca:
questa è una battaglia che si può vincere soltanto uniti, con un
complesso di strumenti e un inedito esercizio dell’intelligenza
collettiva. Pertanto l’incontro-dibattito che si propone, proprio
perché è in gioco il futuro della Sardegna, acquista il valore e il
significato di una embrionale Assemblea Costituente: un incontro
di conoscenze e di passione per fare comunità e scrivere il nostro
futuro, come poche volte nella Storia abbiamo fatto.
La battaglia giuridica e politica con Roma non è affatto facile, anzi
incontrerà difficoltà enormi, perché nel contenzioso tra Stato e
Regione, la Consulta dà quasi sempre ragione allo Stato.
Un motivo in più per essere uniti.
Se c’è un consenso diffuso, l’incontro-dibattito si può mettere in atto, se si ritiene superfluo e inutile, valga almeno il proposito di
conciliazione: disarmati tra di noi, armati contro il comune nemico.
Grazie
Bachisio Bandinu

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Biografia di Bachisio Bandinu

Nel 1967 consegue la laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università di Cagliari con una tesi dal titolo “Antonio Fogazzaro e il modernismo”. Nel 1971 si diploma in Giornalismo con un elaborato dal titolo “Montale giornalista” presso la Scuola Superiore delle Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nello stesso istituto, nel 1973 si diploma in Radio e Televisione. Nel 1972 si iscrive all’Ordine dei giornalisti della Lombardia, nel 1987 all’Ordine dei giornalisti della Sardegna.
Esponente non accademico della Scuola antropologica di Cagliari,[1] allievo di Ernesto de Martino e di Alberto Mario Cirese al pari dei suoi coetanei Giulio Angioni e Placido Cherchi, è studioso di cultura tradizionale della Sardegna interna in trasformazione repentina negli ultimi decenni, e si occupa in particolare di questioni d’identità culturale e politica. Fra il 1965 e il 1987 insegna Lettere presso l’istituto tecnico industriale di Varese[2]. Poi, fino al 1997, è docente dell’istituto tecnico “Pertini” di Cagliari. Dal 1973 al 1985 collabora con il Corriere della Sera[3].
Nel 1976 ha scritto, con Gaspare Barbiellini Amidei il saggio Il re è un feticcio, nel quale analizza il rapporto tra il mondo tradizionale della pastorizia e la civiltà dei consumi in Sardegna. Nel 1980 ha pubblicato Costa Smeralda, contributo all’analisi del rapporto tradizione/innovazione. Nel 1993 ha vinto il Premio Funtana Elighes e nel 1999 è stato nominato direttore de L’Unione Sarda[4], ruolo ricoperto fino al 2001.
È presidente della “Fondazione Sardinia” e da anni risiede a Olbia.
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andrea-pubusaBene la mobilitazione, ma occorre percorrere la via giusta

di Andrea Pubusa su Democrazioggi

C’è un grande fermento in Sardegna contro l’invasione energetica. Sono da appoggiare tutte le iniziative volte a salvare ambiente e paesaggio. C’è diffusa consapevolezza che è in atto un assalto che ricorda vecchi e più recenti attacchi alla nostra isola. Bene dunque il vasto movimento che si sviluppa un pò dappertutto. Bisogna però non solo manifestare l’istintiva rabbia contro l’ennesimo tentativo di colonizzazione della Sardegna a fini di profitto. Occorre capire la fase attuale della vicenda e individuare correttamente che fare. Sotto questo profilo alcune posizioni, pur decise, appaiono controproducenti. Ora siamo nel tempo in cui la Regione deve indicare formalmente al governo quali sono le aree idonee e quelle non idonee alle installazioni. La Regione ha coinvolto i Comuni, che meglio di ogni altro conoscono i territori. Anche questi si devono pronunciare con atti formali. E qui c’è il primo problema. Non si può dire che tutte le aree sono inidonee. I provvedimenti vanno motivati sulla base di una istruttoria completa. Non farlo significa rendere la manifestazione di volontà inutile, anzi dannosa, perché il governo può esercitare i propri poteri sostitutivi e fare come meglio crede. Quindi i sindaci devono mettersi subito all’opera, lasciando da parte gli slogan estremisti del tipo: “non ci sono aree idonee, son tutte inidonee”. C’è un’occasione per partecipare ad una decisione importante. Bisogna coglierla con responsabilità.
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C’è chi fa propaganda e cerca lo scontro interno. La giunta deve tenere la barra dritta
Ieri si è svolta la preannunciata manifestazione davanti al Consiglio regionale. Duemila partecipanti venuti da ogni parte dell’isola e molti slogan contro la presidente Alessandra Todde, alcuni per la proposta di legge popolare c.d. Pratobello 24. L’Unione, accanto alla cronaca della manifestazione, dà risalto all’adesione di FI, che chiede l’immediato passaggio in aula della proposta di legge popolare, saltando la commissione. Una posizione chiaramente propagandistica per molte ragioni. Anzitutto, perché si tratta di un testo che, non essendo nato in Consiglio, a maggior ragione richiede un esame tecnico e politico nell’organismo consiliare competente composto da tutte le forze rappresentate. In secondo luogo, si sa che l’Assemblea sarà impegnata ad esaminare il testo in cui verrano individuate le aree idonee e non idonee, un percorso imposto dalla legge con tempi strettissimi, diverso da quello d’iniziativa popolare e quindi non sovrapponibile. Fra l’altro l’iter per la definizione del testo della giunta vede il coinvolgimento dei sindaci e delle associazioni degli enti locali e dunque è molto laborioso e complesso, le decisioni non possono essere generiche, ma devono fondarsi su una istruttoria completa e su una adeguata motivazione. Non c’è spazio dunque per slogan o affermazioni generiche. Si capisce che qualcuno vuole andare allo scontro con finalità esulanti dalla questione energetica. La giunta deve sentire tutti, raccogliere il grido diffuso dei sardi, ma deve tenere la barra dritta.
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DIBATTITO Energie rinnovabili: intervento di Bachisio Bandinu

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